Riassunto analitico
L’idea di base dell’elaborato che segue si basa sulla curiosità di seguire i più recenti sviluppi del lavoro della Commissione Europea in tema di responsabilità sociale. Il tema in questione al giorno d’oggi si pone sempre più centrale all’interno del dibattito europeo tanto da rendere necessari aggiornamenti legislativi applicati alle direttive già in atto. L’intero lavoro tuttavia, non si concentra solo sull’esporre le modifiche apportate e le relative conseguenze di quest’ultime, bensì crea un confronto tra il recepimento e l’attuazione della nuova legge da parte dei governi di Italia e Regno Unito. L’Obiettivo di questa tesi è quindi, oltre a quello che già si è menzionato dell’esporre gli aggiornamenti legislativi in tema di responsabilità sociale, di sottolineare come un documento legislativo sia oggetto di consultazioni e modifiche differenti a seconda del Paese che si sta considerando. Scorrendo i capitoli sarà possibile leggere in primis di quali sono gli organi che compongono le Istituzioni dell’Unione Europea con particolare attenzione alla funzione e agli obiettivi della Commissione Europea e le modalità in cui opera. Si troverà poi un accenno a quello che è il processo di comunicazione delle nuove leggi da parte della Commissione alle imprese e agli enti che ne sono coinvolti, per poi passare ad esporre le differenze tra le vecchie direttive in tema di responsabilità sociale e quelle nuove, con le relative aggiunte e modifiche. La parte dell’analisi sarà poi incentrata sui recepimenti da parte dei governi nazionali di Italia e Regno Unito basandosi sul paragone tra come sono state gestite e riadattate le nuove norme a seconda delle esigenze dei due diversi Paesi, concentrandosi su un’analisi di genere dei documenti e sulle differenze linguistiche presenti. I risultati di questo studio sono quindi il frutto di un confronto su diversi aspetti tra gli atti legislativi italiani e inglesi sulla Direttiva 34/2013, e le consultazioni pubbliche italiane e inglesi condotte recentemente dalla Commissione riguardo la Direttiva 95/2014. Ciò che ne deriva è il sottolineare quali sono le differenze più marcate tra due tipi di documenti che appartengono allo stesso genere testuale, ma soprattutto quanto delle informazioni contenute nelle consultazioni pubbliche è possibile ritrovare nella versione finale dell’atto legislativo.
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Abstract
The incipit for this dissertation came from the interest in following the most recent updates in terms of Corporate Social Responsibility coming from the European Commission consultations. What makes this topic special is the centrality that CSR is gaining nowadays in the European contest, an importance that is leading to the necessity of always more frequent updates applied to the directives already into force. However, the entire work does not focus its attention just on exposing the changes in the legislation and the consequences related to them, it offers a comparison between Italy and UK’s different modality of acknowledging and implementing the new law. The aim was to reassess EU CSR legislation highlighting how one or more legislative documents can be object of different revisions and consultations in different Countries.
Through the chapters it will be possible, first of all, to view the Institutions of EU with particular attention to the functions and the goals linked to the European Commission and the way it works. After a description of how the new laws are communicated to enterprises and other organizations, the study deals with the differences between the old and new directives concerning CSR including all the changes and the additions. The analysis focuses on the Italian and British government’s transpositions emphasizing how the new legislation has been managed and adapted to the needs of two different Countries through a genre analysis of documents and their linguistic differences.
The results of this study come from the comparison on different aspects between the Italian and the English legislative decrees on Directive 34/2013, and the public consultations recently made by the Commission on Directive 95/2014. They aim to show how many information, found in the consultations, are definitely possible to catch in the final version of the legislative decrees and which are the striking differences between two different types of document that belong to the same genre.
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