Riassunto analitico
L’Italia è un paese multiculturale, caratterizzato dalla presenza di un corposo numero di nazionalità e culture molto differenti tra loro, che si trovano a dover condividere spazi comuni, strutture pubbliche, ambienti di lavoro, scuole e ospedali, a stretto contatto le une con le altre. Meta di ondate migratorie da decenni, è stata caratterizzata, in particolar modo negli ultimi trent'anni, da un notevole aumento del numero di immigrati. Gli stranieri che lasciano le loro terre e che arrivano nel nostro paese sono spinti da motivazioni di vario tipo: ricerca di un lavoro, fuga da paesi in condizioni di instabilità politica, guerre, ricongiungimenti familiari, motivi di studio o religiosi. I governi che si sono succeduti in questi anni hanno sempre dovuto affrontare la regolamentazione del fenomeno dell’immigrazione, e a tale riguardo, numerose sono state le politiche e le normative che hanno cercato di disciplinarne la portata. Gli immigrati presenti in Italia provengono da differenti paesi, europei e non, e si sono distribuiti nel territorio italiano in maniera più o meno omogenea, privilegiando le zone settentrionali; confrontando la situazione con quella degli altri paesi europei, vediamo come il nostro paese si classifichi tra i primi paesi per numero di stranieri. Analizzando poi il fenomeno da un punto di vista strettamente economico, possiamo notare quanto sia rilevante l’apporto del lavoro straniero nell’economia italiana: gli stranieri rappresentano più del 10% del totale degli occupati, con due milioni e 300 mila lavoratori. Il lavoro degli immigrati ha comportato numerosi effetti all’interno del mercato del lavoro italiano, come ad esempio l’effetto spiazzamento, ed è caratterizzato da una notevole presenza di lavoro femminile e giovanile. Naturalmente esistono differenze di vario tipo tra lavoratori autoctoni e immigrati, ad esempio per quel che riguarda il differenziale salariale, dovuto principalmente alla tipologia di attività lavorative svolte, spesso più umili, faticose e sottopagate. A tal proposito sono stati istituiti programmi di formazione e riqualificazione, nonché programmi di orientamento al lavoro e di formazione linguistica, volti al potenziamento delle competenze professionali (e non solo) degli stranieri, che con mezzi e strumenti adeguati, possono integrarsi con maggior facilità nella società di accoglienza. Dati gli avvenimenti degli ultimi anni, è stato considerato necessario da parte della istituzioni e dei governi dei diversi paesi facenti parte dell’Unione europea, l’avvio di misure umanitarie e di politiche di integrazione, col fine ultimo di gestire un situazione di emergenza umanitaria di notevole portata. Diverse sono le politiche a sostegno delle fasce più deboli, quali immigrati irregolari, minori non accompagnati, donne vittime di tratta, profughi e richiedenti asilo, e queste hanno poi effetti, sia positivi che negativi, sui sistemi locali. Importante diventa quindi comunicare, informare, esporre dati e statistiche: la stampa infatti ha sempre dato particolare importanza al tema dell’immigrazione e continua a farlo sotto la guida di governi e partiti politici. Ruolo chiave in questo processo integrativo lo gioca la scuola, primo luogo di incontro e scontro tra culture e nuovi cittadini, dove si vengono a creare l’Italia e l’Europa di domani.
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Abstract
Italy is a multicultural country, characterized by the presence of a substantial number of different nationalities and cultures, who have to share common spaces, public structures, work environment, schools and hospitals, hand-in-hand with each other. In particular in the last decades it has been characterized by a remarkable increase of the number of immigrants. The foreigners who leave their countries are pushed by different kind of reasons: searching for a job, escaping from countries with an instable form of governement, wars, family reunifications, for study or religious reasons. The different governments have always had to deal with the regulation of the immigration phenomenon, and, in this regard, several policies and norms have tried to discipline it. The immigrants in Italy come from different countries, european and not european, and are distributed in the italian territory in an homogenous way, favouring the north; comparing the italian situation with the one of the other european countries, we can see that Italy is one of areas with more concentration of immigrants. Analysing the phenomenon just from an economic point of view, we can notice how relevant the contribution of the foreign work in the italian economy is: the foreigners represent more than 10% of the total of the occupied, with two million and 300 thousand workers. The work of the immigrants provoked several effects in the italian labour market and it’s characterized by a remarkable presence of women and young people. Certainly there are a lot of differences between native and immigrant workers, such as different level of salary, due to the kind of treated activities, often more modest, harder and underpaid. The authorities have established training and requalification programs, as well as work orientation programs and linguistic training, in order to strengthen the foreigners’ professional competences, who, with appropriate instrument, can integrate themselves more easily in the host society. Since the last events, the start of humanitarian measures and integration policies have been considered necessary from the institutions and governments of the different european countries, in order to manage a humanitarian emergency. Several are the policies in favour of irregular immigrants, minors without parents, women victims of human trafficking, refugees and asylum-seekers, and these policies may have positive and negative effects on the local systems. It’s important to comunicate, to inform and to show data and statistics: the national press has always given importance to immigration and continues to do it under the control of governments and political parties. In this integration process, a great value is given to schools, first place of meeting and conflict between cultures and new citizens, where a new Italy and Europe will be created.
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