Riassunto analitico
Nel periodo che va dal 2000 al 2013 il sistema finanziario e bancario inglese ha registrato molti cambiamenti: l’aumento del debito privato, l’aumento dei volumi d’intermediazione, l’innovazione dei prodotti finanziari, i crescenti redditi derivanti da attività finanziarie, la nascita di nuove istituzioni finanziarie, un aumento della mobilità dei capitali a livello internazionale, ecc.Il sistema bancario e finanziario inglese si distingue per la centralità e per il ruolo chiave svolto dalla Città di Londra. Infatti, sia per quanto riguarda il mercato bancario domestico e sia in relazione al mercato finanziario internazionale, la città di Londra conserva saldamente il suo ruolo guida di centro strategico globale. La caratteristica principale del sistema bancario britannico è la sua internazionalità: non solo una grande parte delle banche estere operano nel Regno Unito, ma le banche del Regno Unito effettuano grandi operazioni all’estero. La crisi finanziaria e bancaria del 2007 è stata differente per impatto tra i vari paesi; economie con grandi settori finanziari e globalmente integrate, di cui il Regno Unito è un esempio, sono state maggiormente colpite.Con la crisi finanziaria, il sistema bancario del Regno Unito ha avuto una grande instabilità, dovuta al boom di crescita del credito, espansione dei bilanci, la creazione di asset la cui liquidità e qualità creditizia erano incerti; questa ha provocato una decrescita dell’economia e perdite nelle banche.Per evitare il collasso sistematico delle banche e dei mercati finanziari, nel Regno Unito, nell’UEM e negli Stati Uniti sono state poste in atto, misure che, pur mostrando diversità negli ammontari e in taluni interventi di dettaglio necessari a fronteggiare situazioni specifiche, si sono ispirate a principi comuni. La tesi si compone di tre parti.Nel primo capitolo, che contiene la parte sperimentale e più rilevante della tesi, viene descritto il processo di finanziarizzazione (indica il complesso di cambiamenti avvenuti nella relazione tra settore finanziario ed economia reale) del sistema economico inglese tra il 2000-2013, attraverso i conti finanziari e del reddito dei settori istituzionali e vengono presentate alcune considerazioni sulle dinamiche riscontrate e le probabili fragilità;Il capitolo è composto da sei parti che sono:l’evoluzione del settore finanziario; la posizione finanziaria dei principali settori, l’analisi del settore delle famiglie attraverso la ricchezza, il risparmio, reddito disponibile, l’indebitamento, la composizione delle attività e delle passività,ecc;l’analisi delle imprese non finanziarie attraverso, gli investimenti finanziari e reali, utili distribuiti, interessi, leverage, la composizione delle attività e passività finanziarie, ecc;l’analisi degli intermediari finanziari attraverso, le attività e le passività finanziarie; Approfondendo l’analisi delle istituzioni finanziarie monetarie data l’importanza che esse rivestono nell’ambito del settore finanziario in UK. L’analisi del settore estero.Il secondo capitolo analizza i principali cambiamenti nella regolamentazione e le misure adottate da parte delle autorità dopo la crisi finanziaria del 2007. Per quanto riguarda la regolamentazione l’attenzione viene posta sulla Financial Services Act 2012, attraverso la quale, la nuova struttura di regolamentazione è composta dalla Banca d’Inghilterra, FPC, PRA e FCA. Le principali misure adottate da parte delle autorità sono: ricapitalizzazione e nazionalizzazione delle banche, FSCS, APS, SLS, CGS, SRR, FLS, ecc. Nell’ultimo capitolo viene descritto l’evoluzione del sistema bancario britannico, focalizzandosi sulla crescita, dimensione e internazionalizzazione. La seconda parte del capitolo riguarda un analisi più dettagliata della RoyalBank of Scotland e Lloyds.
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