Riassunto analitico
Il lavoro si pone l’obiettivo si studiare il fenomeno del subvertising contemporaneo e le molteplici forme di ibridazione mediale e culturale a cui è soggetto. L’oggetto di studio è quindi una serie di pratiche di riappropriazione degli spazi urbani contro il dilagare della pubblicità (e di altri tentacoli del capitalismo), e come queste pratiche si stiano necessariamente trasformando in ibridi transmediali per stare al passo con l’evoluzione della società iperconnessa in cui siamo immersi. La prima parte affronta in maniera storiografica, tecnica e concettuale i due termini portanti dell’intero lavoro, “ibrido” e “subvertising”, ne dà una definizione e li colloca nel contesto sociale odierno. La seconda parte identifica le teorie dalle quali prende le mosse l’analisi (i cultural studies della scuola di Birmingham e alcune intuizioni di de Certeau dal suo “Invenzioni del quotidiano”), per poi definire una metodologia di studio derivata da un approccio culturale e etnografico all’analisi visiva e all’esperienza visuale. La terza parte contiene due casi studio che sono analizzati prima individualmente e poi in maniera comparata. Si sono scelti i lavori di due subvertiser attivi nel contemporaneo, Hogre e Vermibus, dati i loro percorsi e approcci diversi rispetto alle pratiche di subvertising: Hogre, con un’attitudine anarchica e sovversiva; Vermibus, con un’attitudine artistica e multidisciplinare. La quarta e ultima parte contiene le conclusioni dell’analisi alla luce di quanto osservato nei casi studio in relazione alle teorie e metodologie di partenza.
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