Riassunto analitico
Introduzione: Le infezioni respiratorie sono una delle principali cause di mortalità nei bambini al di sotto dei 5 anni di età. Queste infezioni sono principalmente causate da virus e possono colpire il tratto respiratorio inferiore e causare quadri severi che spesso richiedono l'ospedalizzazione. L’impiego di tecniche diagnostiche innovative, rapide e sensibili, può fornire dati decisivi per l'inquadramento del caso clinico in modo tempestivo e determinante ai fini terapeutici. Scopo: Analizzare, in modo retrospettivo, i casi di infezioni respiratorie in neonati afferenti alla Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena; oltre alle manifestazioni cliniche, sono stati presi in considerazione l’eziologia, la prevalenza di patogeni virali e/o batterici, ritrovati singolarmente o in associazione, in campioni respiratori. Materiali e metodi: Sono stati considerati 132 campioni provenienti da 90 neonati, analizzati nel periodo gennaio 2017-giugno 2018 per la ricerca di virus e batteri respiratori mediante PCR. Sono stati raccolti e valutati i dati di laboratorio relativi a 38 campioni, risultati positivi per uno o più patogeni respiratori, e corrispondenti a 21 neonati a termine e 12 nati pre-termine (63,6% e 36,4%, rispettivamente). Inoltre, per i 33 pazienti positivi ai saggi di laboratorio, è stato possibile anche raccogliere informazioni cliniche, sulla base della lettera di dimissione . Risultati: Sul totale di 132 campioni, 125 erano stati analizzati per la presenza di virus, 6 per virus e batteri e 1 soltanto per batteri. I dati di laboratorio relativi alla ricerca virale hanno evidenziato una prevalenza di: 45% per HRV, 18,4% per VRS-A, 12,3% per PIV-4 e 10,2% per VRS-B; diversamente, i dati di laboratorio relativi alla ricerca di batteri hanno evidenziato la sola presenza di Streptococcus pneumoniae, in due pazienti. Dei 12 nati pre-termine positivi (rapporto maschi/femmine= 1,0), il peso medio alla nascita era di 1.618 g (± 810.996); 2 bambini (16.6%) erano nati con parto spontaneo e 10 (83,4%) con parto cesareo e tra questi due parti gemellari. L’indice di Apgar calcolato al 5°minuto nei bambini prematuri andava da 2 a 10 (media 6,6 ±2.54). L’esordio della malattia delle vie respiratorie era avvenuto in un periodo medio di 82,2 giorni (±62.32). Le manifestazioni cliniche più frequentemente riscontrate erano rinite e distress respiratorio. Per questi pazienti non è stato possibile risalire alla diagnosi di dimissione. Dei 21 nati a termine positivi (rapporto maschi/femmine= 0,9), l’esordio della malattia era avvenuto in un periodo di tempo medio di 52,3 giorni (±53.93). Sulla base delle lettere di dimissioni disponibili, non è stato possibile, per questi pazienti, risalire al peso alla nascita, all’età gestazionale, alla modalità di parto e all’Apgar alla nascita, mentre i giorni di ricovero, legati alla patologia respiratoria, variavano da un minimo di 4 ad un massimo di 22 giorni (media 10,3±5.66). Le manifestazioni principalmente ritrovate in questi pazienti sono state: rinite, tosse, insufficienza respiratoria e febbre seguiti da distress respiratorio, difficoltà nell’alimentazione, cianosi e apnee respiratorie. La diagnosi alla dimissione è stata di bronchiolite in 14/21 (66.6%), 3/21 generiche infezioni alle alte vie respiratorie (9,5%) e 1/21 rinite (4,7%). Conclusioni: In conclusione, i patogeni virali più frequentemente riscontrati tra i pazienti nati a termine sono HRV, e VRS-A/B, ritrovati singolarmente o in associazione, mentre HRV è stato il patogeno maggiormente riscontrato tra i nati prematuri. I casi di bronchiolite nei nati a termine risultavano essere prevalentemente associati a VRS-A/B. Tra i patogeni batterici, S. pneumoniae è stato l’unico ritrovato in due casi.
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