Riassunto analitico
Il presente elaborato ha come scopo l’analisi delle dinamiche produttive delle aziende internazionali nel mondo globalizzato. Suddiviso in 5 capitoli, presenta il contesto della globalizzazione come antecedente dell’attuale organizzazione del commercio internazionale. La caduta delle barriere commerciali, le nuove tecnologie, la maggiore semplicità con cui nel tempo sono arrivati a muoversi capitali e risorse, ha generato nuovi scenari di produzione e distribuzione, non solo dei prodotti finiti ma anche di materiali e singole componenti. A seguito di queste nuove situazioni, è emersa la necessità di nuovi modelli di gestione in termini di logistica, con una prospettiva più orientata alla sempre maggiore apertura dei mercati, in senso globale. Le aziende, delle più varie dimensioni, hanno adattato il loro business a questo nuovo contesto economico, cambiandone in maniera significativa alcune dinamiche. Nel secondo capitolo si espone la letteratura riguardo una di queste dinamiche, l’offshoring e l’outsourcing, con un focus particolare sulla catena produttiva e l’assetto ottimale da raggiungere in ciascuna azienda. Nello specifico, le imprese hanno risposto alla globalizzazione con l’internazionalizzazione, creato network internazionali con partner sparsi in più parti del mondo. Nel capitolo si cerca inoltre di stimare il livello di dispersione delle catene produttive, tenendo conto della scelta della posizione dell’eventuale stabilimento. Questo tipo di movimento del commercio tendente ad esternalizzare ha profondamente cambiato il panorama economico della nostra epoca, facendo quasi credere che fosse un processo oramai irreversibile. Questa ipotesi viene messa in discussione nel capitolo terzo, in cui si esaminano i casi in cui aziende che avevano precedentemente esternalizzato, decidono di rientrare nei loro paesi di origine per varie e diverse ragioni. Alcune tra queste sono: l’emergere di costi nascosti, un vantaggio competitivo basato non più sul prezzo ma sull’effetto made in, una maggiore considerazione dell’opinione del consumatore sull’immagine dell’azienda. Per descrivere in maniera realistica questi due importanti movimenti che avvengono a livello di produzione è stato esaminato un caso aziendale molto peculiare, in quanto prevede al suo interno, entrambi i movimenti. Questo costituisce il tema del quarto capitolo. L’azienda esaminata è la Giorgio Armani S.p.A e le sue Operations. La prima società ha sede a Milano, insieme al management dell’azienda; la seconda include tutti i poli produttivi gestiti dal Gruppo. La prima parte prende in considerazione la delocalizzazione produttiva dell’azienda, distribuita e spalmata su vari fornitori e gestita dai poli produttivi in base alle direttive ricevute dall’HQ di Milano. La direzione di questo capitolo è totalmente rivolta verso l’estero. La seconda parte, invece, studia un caso interno all’azienda, che vede il ritorno in Italia di uno dei brand del Gruppo Armani. Dopo aver esposto le caratteristiche del brand, si procede allo studio del caso e dell’implementazione del processo di reshoring. L’elaborato inoltre presenta integrazioni riguardo il settore della moda, settore di pertinenza del caso studio. La metodologia usata è di tipologia mista: lo spunto per l’elaborato è stata da un’esperienza di stage all’interno della GA Operation di Modena (fraz. Baggiovara), il caso aziendale è stato formulato dopo aver intervistato figure presenti in azienda e coinvolte nei processi d’interesse per l’elaborato. I dati emersi sono stati rielaborati al fine di discutere il caso ed integrati con materiale emerso da ricerche personali.
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