Riassunto analitico
BACKGROUND L'infezione da Clostridium difficile rappresenta la più frequente diarrea infettiva e antibiotico correlata. Le CDI rappresentano un problema crescente, seppur scarsamente controllato in Europa ma soprattutto in Italia, dove non esiste un programma di sorveglianza a livello nazionale. I dati europei sulle infezioni da Clostridium difficile sono limitati e significativamente variabili da nazione a nazione. Nel 2015 l'European Centre for Disease Control (ECDC) ha proposto un sistema di sorveglianza per le CDI nosocomiali. Lo scopo di questo studio è di investigare l'impatto di questo sistema di sorveglianza sull'incidenza delle infezioni nosocomiali da Clostridium difficile. METODI Tra il mese di Ottobre del 2014 e il mese di Ottobre del 2016 è stato condotto uno studio prospettico sulle infezioni da Clostridium difficile nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, ospedale universitario di cure terziarie nel nord Italia. All'inizio del 2015, secondo il protocollo dell'ECDC per la sorveglianza delle CDI nosocomiali del 2015, è stato elaborato un protocollo specifico di intervento, che includeva: raccolta prospettica dei casi di infezione da Clostridium difficile all'interno di un database entro cui erano presenti tutti i dati necessari per distinguere i casi di colonizzazione e di infezione, revisione dei casi di CDI, istruzione e formazione riguardo le infezioni. RISULTATI L'incidenza delle CDI è cresciuta da 9.8/10000 pazienti-giorno all'inizio del 2014 a 20.8/10000 giorni-paziente all'inizio del 2015. Successivamente agli interventi mirati, è calata drammaticamente da 8.3/10000 giorni-paziente nella seconda metà del 2015, a 5.3/10000 giorni-paziente nei primi sei mesi del 2016 (comparazione pre-post intervento p=0,003). Dosi giornaliere definite di chinoloni e cefalosporine di terza generazione (DDDs)/1000 giorni-paziente sono diminuite rispettivamente da 22 nel 2014 a 13 nei primi sei mesi del 2016 e da 7.8 nel 2014 a 3 nei primi sei mesi del 2016. CONCLUSIONI Il nostro studio evidenzia che in casi di CDI endemiche, è essenziale l'elaborazione, oltre alle strategie generali di controllo delle infezioni, di interventi specifici e mirati al fine di ridurre le infezioni nosocomiali da Clostridium difficile. Il perfezionamento di una sorveglianza attiva standardizzata di tipo prospettico rappresenta l'intervento di prima linea per pianificare una strategia di prevenzione ottimale.
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Abstract
BACKGROUND
Clostridium difficile infection (CDI) is the most common infectious, antibiotic-associated diarrhea. It is a growing health care problem, poorly controlled in many European countries, especially in Italy, where a national CDI surveillance is lacking. European data on CDI epidemiology in acute healthcare setting are limited and significantly different from country to country. In 2015 the European Center for Disease Control (ECDC) proposed a nosocomial-CDI surveillance system. The aim of the study is to investigate the impact of this multifaceted surveillance system on the incidence of hospital-acquired CDI.
METHODS
Between October 2014 and October 2016 we conducted a prospective study on CDI in Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Modena (AOUPM), a tertiary care University Teaching Hospital in North Italy. At the beginning of 2015 according to 2015 ECDC protocol for hospital-based CDI surveillance we elaborated a specific intervention protocol including: prospective collection of CDI cases in a database with all the data enabling to discriminate between colonizations and infections; audit of CDI cases, educational training about CDI.
Primary outcome was CDI incidence variation during the study period. Secondary outcomes were to investigate epidemiological, microbiological, clinical characteristics and risk factors both for primary and for recurrent CDI cases.
RESULTS
CDI incidence increased from 9.39/10000 patient-days at the beginning of 2014 to 20.8/10000 patient-days at the beginning of 2015. After the targeted intervention, it decreased dramatically to 8.3/10000 patient-days in the second half of 2015, and to 5.3/10000 patient-days in the first six months of 2016 (Figure 1) (pre-post intervention comparison p=0.003). Quinolones and 3rd generation cephalosporin defined daily doses (DDDs)/1,000 patient-days decreased from 22 in 2014 to 13 in the first 6 months of 2016 and from 7.8 in 2014 to 3 in the first 6 months of 2016 respectively.
CONCLUSIONS
Our study underlines that in settings of endemic CDI, it is essential to elaborate a targeted intervention to reduce hospital-acquired CDI, besides general infection control strategies. Implementing a standardized prospective active surveillance is the first line component to plan a successful prevention strategy.
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