Riassunto analitico
La presente ricerca indaga gli effetti di una strategia comunicativa retorica, la cosiddetta Captatio benevolentiae, in particolare nella comunicazione politica. Negli ultimi decenni la psicologia sociale ha infatti riconosciuto una considerevole importanza strategica a questo strumento, definendolo metodo potenziale per ottenere l’accondiscendenza dell’interlocutore e aumentare la propria attrattività nei confronti del target. Nel primo capitolo vengono analizzate le origini di questa strategia comunicativa tramite un excursus storico sulla retorica classica e una panoramica sulle tecniche di ingratiation più utilizzate. Si indagano le principali ricerche empiriche relative all’utilizzo della lusinga, circoscritte per lo più al marketing e ai contesti di vendita e si fa cenno alla teoria dell’Impression Management. Il focus del secondo capitolo è invece la comunicazione politica, in particolare la nascita di questa disciplina e gli effetti della comunicazione di massa. In questo capitolo si indaga il connubio tra linguaggio politico e persuasione, e si analizza il fenomeno della propaganda politica negativa. Il terzo capitolo esamina nello specifico il ruolo della lusinga nella comunicazione politica, argomento centrale della nostra ricerca. In particolare si pone l’attenzione alla più recente ipotesi di propaganda politica positiva e si studiano gli effetti dei complimenti sui destinatari in tale contesto. Nel quarto capitolo, infine, viene descritta la nostra sperimentazione. Nello specifico vengono indagati gli effetti di un ipotetico messaggio diffuso in campagna elettorale da un candidato politico, e del suo impatto a seconda che esso contenga o meno una frase di lusinga nei riguardi del bersaglio. L’obiettivo è quello di capire se l’inserimento della lusinga all’audience possa effettivamente essere una risorsa per il candidato e dunque uno strumento di conquista della fiducia del gruppo cui è stato indirizzato rispetto a membri di altre categorie.
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