Riassunto analitico
Il passaggio dalla scuola superiore all’università, in particolare alle Lauree STEM, è uno dei temi principali nella ricerca sull’educazione matematica. Questa transizione, solitamente indicata con l’acronimo STT, cioè Secondary-Tertiary Transition, è un processo complesso e sfaccettato che può provocare frustrazione negli studenti del primo anno e nei docenti. Il suo studio ha una lunga tradizione nella ricerca matematica, ma, ancora oggi, rappresenta un problema significativo per la società moderna a livello internazionale, per la diminuzione del numero di studenti che scelgono di studiare matematica all’università e per l’apparente peggioramento dei livelli di competenza. Nel mio lavoro di tesi, mi sono focalizzata sul divario tra le competenze che richiedono i professori universitari e quelle che sono le effettive conoscenze degli studenti dopo la scuola superiore, riguardo ad un argomento in particolare: la trigonometria.
Questa disciplina emerge, spesso, tra gli argomenti di matematica più ostici e meno graditi agli studenti e, a priori, viene considerata arida, rigida e mnemonica. Eppure, è tutt’altro che noiosa, non è eccessivamente difficile, si presta a numerose applicazioni e porta con sé una lunghissima storia, che, spesso, non viene raccontata. A causa di questo approccio, che non permette agli studenti di percepire la reale importanza della trigonometria e di essere stimolati nel suo apprendimento, emergono numerose misconcezioni, idee sbagliate e lacune che non riescono ad essere colmate. La conferma del fatto che questo sia un aspetto particolarmente rilevante l’ho trovata nei numerosi studi che ho analizzato nella mia tesi e che trattano questa tematica in contesti internazionali diversi e con focus differenti.
Dal momento che, per poter seguire al meglio le lezioni di alcuni insegnamenti del primo anno universitario, è, molto spesso, necessario avere una conoscenza adeguata e corretta delle funzioni trigonometriche e della trigonometria, ho pensato che capire cosa si aspettano i professori universitari e confrontarlo con quelle che sono le effettive conoscenze degli studenti, fosse il primo passo per migliorare la transizione tra la scuola secondaria di secondo grado e l’università. Per questo, ho elaborato un questionario che sto sottoponendo a docenti e ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Bologna che tengono insegnamenti di Analisi Matematica o Matematica generale in corsi di laurea triennale di ambito STEM, con l’obiettivo di indagare, relativamente ai loro insegnamenti: quali competenze preliminari di trigonometria sono necessarie, quanto ritengono sia adeguata la preparazione in trigonometria degli studenti e quanto ritengono sia importante, tra i prerequisiti richiesti, avere una buona preparazione in trigonometria.
Una volta completata la raccolta dati, mi occuperò della loro analisi e, dopo aver messo insieme tutte le informazioni raccolte e aver definito un quadro generale della situazione, il passo successivo sarà capire come fare per ovviare a tutte le problematiche rilevate. Cercherò di individuare quali strategie sia meglio adottare per progettare un percorso da proporre agli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Considerando che, molto spesso, gli errori e le misconcezioni degli studenti hanno una base razionale fortemente radicata, per eliminarli bisognerebbe modificare l’approccio e i metodi con cui la trigonometria vene presentata a scuola. Prenderò in considerazione, in particolare, due possibilità, ovvero, l’utilizzo della storia e l’utilizzo dei giochi o di strumenti digitali alternativi.
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