Riassunto analitico
"Cuore" è un'opera letteraria scritta da Edmondo de Amicis e pubblicato per la prima volta dalla casa editrice Treves nel 1886. Il libro ha la forma di un diario fittizio, scritto da Enrico Bottini, un bambino torinese della terza elementare che racconta lo svolgersi dell'anno scolastico, che andava dal 17 ottobre 1881 al 10 luglio 1882. Il libro presenta tre filoni: il primo è il racconto diaristico, il secondo la parte epistolare che presenta le lettere scritte dal padre, dalla madre e dalla sorella, e infine il filone narrativo con i racconti mensili date dal maestro. Quest'opera è stata denominata come "breviario pedagogico", poiché contiene quei valori etici e morali, come la gentilezza, la bontà d'animo, il rispetto, l'amor di patria eccetera, che al giorno d'oggi hanno bisogno di essere reinseriti all'interno di una sana educazione. Anche Edmondo de Amicis aveva scritto quest'opera, proprio con l'intento di educare le generazioni future. E' stato anche un libro molto criticato, soprattutto sul piano politico sociale, colpevolizzando de Amicis del fatto di appoggiare la classe borghese, destinata allo studio e alle grandi cose, mentre dava per scontato che i figli degli operai seguissero le orme dei loro genitori. L'intento di questa tesi è quello di promuovere una progettazione che possa partire dalla prima infanzia, con lo scopo di ri-educare le nuove generazioni ai valori che anche l'autore ha provato a trasmettere con la stesura di Cuore. Per poter svolgere un percorso adatto ai bambini più piccoli, ci si può basare su una progettazione teatrale. Attraverso la drammatizzazione e il gioco, l'infante scopre se stesso, la sua identità e fa sue le esperienze sperimentate grazie al lavoro teatrale. La progettazione di un laboratorio teatrale è multidisciplinare e questa esperienza permette di sviluppare, come già detto, la personalità del bambino, la sua immaginazione, la creatività e l'apprendimento. Chiara Guidi, fondatrice del Teatro Infantile nato a Cesena nel 1992, vuole indagare il gioco nei bambini. Allestisce degli spazi all’interno dell’istituto Comandini, una struttura abbandonata, nella quale i bambini entravano in un mondo incantato, che dovevano conquistare e costruire. Quella della Guidi è una sorta di pedagogia rovesciata, poiché la sua intenzione è proprio quella di apprendere l’arte del gioco dai bambini, per poter capire come utilizzano la loro immaginazione. Un'altra importante metodologia, che va a braccetto con la drammatizzazione, è la lettura ad alta voce, pratica che sviluppa nel bambino le potenzialità legate al linguaggio, con l’espansione del vocabolario e lo sviluppo dei processi di comprensione del testo. Come afferma Federico Batini, essere esposti alla lettura ad alta voce, sin dalla nascita, porta con sé dei vantaggi: allena la comprensione del testo, le abilità necessarie per poter leggere da soli, permette di trarre profitto dal percorso scolastico ed una lettura prolungata combatte lo svantaggio socioculturale. Durante il mio percorso da tirocinante, ho utilizzato la lettura ad alta voce e la drammatizzazione, proponendo un’ unità di apprendimento adatta per la scuola dell'infanzia, durante la quale ho proposto la lettura di tre episodi tratti da "Cuore" e da qui ho sviluppato la mia proposta didattica, arrivando alla conclusione che è possibile proporre questo tipo di racconto a partire già dalla scuola dell’infanzia. Dunque, nonostante sia un libro datato, "Cuore" contiene spunti di riflessione adatti alle generazioni di oggi, le quali necessitano di essere accompagnate in questo percorso di ri-educazione ai valori etici e morali, che ormai stanno svanendo, a causa del sopravvento dei nuovi social networks, che inducono gli individui all’invidia, alla cattiveria e all’odio.
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