Riassunto analitico
La moda non riguarda solo i vestiti, riguarda il cambiamento, perché ciò che indossiamo rappresenta e influenza il modo in cui ci presentiamo al mondo, soprattutto oggi che viviamo in un'epoca in cui l'interazione umana è incredibilmente rapida e per certi versi disumanizzata dall’enorme volume di comunicazioni dei mass media che ci travolgono in uno spazio sempre più virtuale. La parola moda, in qualunque modo la si intenda, ha una molteplicità di significati, che già trasmettono quanto essa sia importante, sia in senso stretto e dunque in una accezione limitata, sia nella sua accezione più ampia, riferendosi ad un fenomeno sociale di grande significato e in cui tutte le complesse influenze della società contemporanea sono coinvolte. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare i significati che il sistema moda assume, studiando le connessioni che esistono tra temi, culture e contesti sociali; l'ambiente sociale di oggi in mezzo lanci di collezioni, NFT e fashion week virtuali invase dal web 3.0, che hanno e stanno cambiando la realtà, che non è parallela ma ibrida, fluida e interconnessa. Un ecosistema digitale che racchiude tutte le funzioni, le interazioni e le diverse anime di Internet. Da qui il titolo: "MetaFashion: l’evoluzione del sistema moda dalle origini al Metaverso”. A questo proposito, la domanda della ricerca è la seguente: Come si è evoluto il sistema moda dalle origini al Metaverso e quali opinioni hanno gli italiani in merito all'evoluzione del fenomeno moda, e non solo, nel mondo virtuale. Per rispondere alla prima domanda delle ricerca è stato effettuato un ampio lavoro di ricerca bibliografica, mentre, per rispondere al secondo quesito, è stato ideato un questionario online somministrato a un campione di utenti di età varia, per indagare la conoscenza e le opinioni degli italiani sul Metaverso e sulle tecnologie abilitanti in relazione alla moda e non solo. Le risposte fornite sono state successivamente confrontate con le risposte ottenute dall'indagine condotta da Ipsos e Osservatorio Metaverso per poi evidenziare (dal confronto effettuato) una tesi alternativa sul futuro del Metaverso e le tecnologie immersive. Le risposte fornite hanno mostrato che una distanza sociale maggiore, come quella causata dalle restrizioni del Covid-19, porta a una maggiore intenzione di immergersi in una realtà a tratti sconosciuta come il Metaverso, rispetto a una distanza sociale minore. I risultati indicano inoltre, che la distanza sociale indotta ha avuto, secondo la maggioranza degli intervistati, un forte impatto sull’intenzione di conoscere o meno il Metaverso e le esperienze che offre (es. sfilate digitali, eventi culturali, etc.). Su questa base, negli ultimi anni abbiamo assistito a un’oscillazione del Metaverso e delle realtà immersive tra l’essere un terreno di facili entusiasmi e argomento di scetticismo e inquietudine per le persone e per i brand che vi operano. Quindi ripartendo dalle persone, dalle interpretazioni, dalle attitudini e gli usi delle tecnologie immersive, possiamo immaginare un Metaverso più "umano" che un prodotto di esperimenti di marketing tattico. L'analisi ha evidenziato un'attitudine di apertura al metaverso piuttosto che di scetticismo; tuttavia, ci sono ancora alcune barriere, soprattutto in termini di accessibilità. Il concetto di una società in cui il mondo virtuale rischierebbe di sradicare l'essenza umana è un tema inquietante per cui, ricerche future potrebbero essere volte a comprendere se questo futuro sia effettivamente auspicabile, se siamo preparati ad affrontare eventuali ripercussioni e se, questo mondo virtuale rappresenti per la moda, e non solo, un’opportunità da cogliere per cambiare una società ormai sempre più sull’orlo del burrone.
|