Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi si prefigge di approfondire e analizzare lo strumento dell’albo illustrato attraverso la lente interpretativa della pedagogia interculturale. La scuola, infatti, deve essere capace di pensare e fare propri strumenti che valorizzino l’identità e l’unicità dei bambini ed educhino alla diversità guardando ad essa come risorsa. A tal proposito, questo lavoro ha lo scopo di supportare gli insegnanti nel complesso compito di disvelare impliciti culturali razzializzanti, stereotipi, pregiudizi e narrazioni tossiche che possono celare dietro le parole e le immagini degli albi illustrati. Il primo capitolo di questa tesi traccia il quadro teorico di riferimento attraverso teorie e studi che dimostrano quanto, oggi più che mai, nella nostra società sia necessario parlare e "agire" l'Intercultura; in seguito si cerca di approfondire in modo sintetico il contesto italiano e in che modo l'Intercultura entra a fare parte del mondo della scuola attraverso le normative e i relativi decreti. Invece nel capitolo successivo, attraverso le pratiche pedagogiche di bell hooks e la declinazione di quelli che sono i tratti distintivi dell’educazione interculturale, si riconosce l’importanza che le istituzioni scolastiche rivestono nel portare le giovani generazioni ad una maggiore consapevolezza della propria identità. Nel terzo capitolo, dopo la descrizione dell’albo illustrato e della sua possibile relazione con la pedagogia interculturale, seguirà una riflessione approfondita su come riconoscere e contrastare eventuali immagini e parole permeate da stereotipi e pregiudizi. Considerando inoltre l’albo illustrato come un potente “oggetto mediatore” verranno analizzati diversi albi illustrati nel tentativo di mostrare che è possibile far scaturire un dialogo con i bambini per affrontare piccole e grandi tematiche che riguardano la loro vita.
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