Riassunto analitico
Contesto: La mancanza di una adeguata quantità di osso residuo per il posizionamento implantare è uno dei problemi più frequenti quando si deve riabilitare un’edentulia posteriore del mascellare superiore, soprattutto se la mancanza degli elementi dentali è protratta per un lungo periodo. Le più comuni tecniche rigenerative volte all’aumento di volume del seno mascellare prevedono approcci chirurgici che possono essere crestali o laterali, spesso associati all’utilizzo di biomateriali naturali o sintetici a riempimento del difetto. Parallelamente ai biomateriali, da alcuni anni, i concentrati piastrinici, usati da soli o in combinazione con essi, rappresentano una interessante strategia rigenerativa.
Scopo del lavoro: Evidenziare l'efficacia dei Concentrated Growth Factors (CGF) come materiali da innesto negli interventi di grande rialzo di seno mascellare.
Materiali e metodi: Studio clinico e radiografico retrospettivo su tre gruppi di pazienti che hanno necessitato di un intervento di rialzo del seno mascellare per via laterale: nel primo gruppo (25 pazienti) si è utilizzato un innesto di osso eterologo per il rialzo; nel secondo gruppo (22 pazienti) si è utilizzata una miscela di CGF e osso eterologo; nel terzo gruppo (21 pazienti) si è utilizzato solamente CGF come materiale da innesto. In tutti i pazienti il posizionamento degli impianti è avvenuto contestualmente all'intervento di rialzo del seno mascellare. Il follow-up radiografico è stato condotto con radiografie endorali al posizionamento implantare, al momento del carico e a 12 mesi. Per la valutazione clinica sono stati applicati i criteri stabiliti da Albrektsson e colleghi (1986).
Risultati: 68 pazienti sono stati trattati in 3 diversi ambulatori odontoiatrici da 3 operatori indipendenti. Sono stati inseriti, in seguito a rialzo del seno per via laterale, 121 impianti di cui: 43 nel gruppo in cui l’innesto era composto solo da osso eterologo; 40 impianti nel gruppo in cui si è utilizzata una miscela di CGF e osso eterologo come innesto; 38 impianti nel gruppo in cui si è utilizzato solo CGF come innesto. Durante il follow-up sono stati persi solo 6 impianti, restituendo un tasso di sopravvivenza del 95,0%; in particolare, 2 impianti sono stati persi nel gruppo in cui l’innesto era composto solamente da osso eterologo, 2 impianti nel gruppo in cui è stato usato il mix di osso eterologo e CGF e 2 impianti nel gruppo in cui si è usato solo CGF. In ognuno dei tre gruppi si sono persi impianti e non sono state rilevate differenze statisticamente significative nella sopravvivenza implantare nei diversi gruppi.
Conclusioni: Tenendo presenti i limiti di questo studio, si è potuto osservare che il protocollo di preparazione dei CGF: (1) consente di ottenere un materiale che funge, nel grande rialzo di seno mascellare, da valida alternativa all’innesto eterologo; (2) consente una riduzione del discomfort post-operatorio per il paziente; (3) usato in associazione all’innesto eterologo permette di diminuire i costi della procedura chirurgica.
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