Riassunto analitico
INTRODUZIONE - La sindrome di Sjögren è una patologia autoimmune sistemica, con un’incidenza tra i 3,9 ed i 6 casi ogni 100 000 abitanti, caratterizzata principalmente da flogosi cronica delle ghiandole esocrine e conseguente ipofunzione. Oltre ai sintomi ghiandolari, fanno parte dello spettro della patologia anche diversi sintomi extraghiandolari, tra cui alcune manifestazioni toraciche. Tra esse, una delle manifestazioni di maggiore rilievo clinico è quella dell’interstiziopatia polmonare. SCOPO DELLO STUDIO – Questo studio si proponeva di analizzare la prevalenza del sintomo “interstiziopatia polmonare” nella casistica di pazienti selezionati e le relative correlazioni demografiche, cliniche e laboratoristiche. Inoltre l’obiettivo era quello di ottenere dati di sopravvivenza della popolazione con interstiziopatia polmonare, confrontata a quella della popolazione senza interstiziopatia polmonare. MATERIALI E METODI – Sono stati analizzati retrospettivamente 218 pazienti con diagnosi di sindrome di Sjögren afferenti al servizio di Reumatologia del Policlinico di Modena. I dati di questi soggetti erano ottenuti dalle cartelle cliniche ambulatoriali. La diagnosi di interstiziopatia polmonare è stata posta da un radiologo toracico esperto mediante HRCT. RISULTATI – La prevalenza di interstiziopatia polmonare nella nostra casistica era del 17,4%. Nei pazienti con interstiziopatia veniva documentata un’età maggiore, 66,8±9,5 anni al momento della diagnosi di sindrome di Sjögren, rispetto a quella riscontrata nei pazienti senza interstiziopatia polmonare, 55,8±13,4 anni. Inoltre i pazienti con interstiziopatia avevano una percentuale maggiore di sesso maschile rispetto a quelli senza interstiziopatia polmonare. Gli autoanticorpi ANA ed ENA risultavano positivi più frequentemente nei pazienti senza interstiziopatia polmonare. Come intuibile, le prove di funzionalità respiratoria (FEV1 e FVC) fornivano esiti peggiori nei pazienti con interstiziopatia così come la capacità diffusiva misurata con DLCO. Dal punto di vista dei sintomi ghiandolari, i pazienti con interstiziopatia sembravano essere meno colpiti, mentre dal punto di vista extraghiandolare i pazienti con interstiziopatia mostravano percentuali inferiori di mialgie ed artralgie e percentuali maggiori nell’incidenza di neuropatie periferiche.
|