Riassunto analitico
La Direttiva (UE) 2016/243 in tema di tutela del know-how riservato e delle informazioni commerciali contiene alcuni accenni alla tensione esistente fra il diritto del lavoratore all’esperienza ed alle competenze acquisite in costanza di rapporto e l’interesse del datore di lavoro a tutelare le proprie informazioni segrete. La questione, di per sé tutt’altro che nuova, merita tuttavia una rinnovata attenzione, sia in ragione dell’intervento del legislatore europeo, sia in ragione dei cambiamenti a cui è stato soggetto il mercato del lavoro europeo in generale ed italiano in particolare. La tesi analizza l’intreccio di limitazioni all’impiego delle proprie professionalità cui sono soggetti i lavoratori dipendenti a seguito della cessazione del rapporto di lavoro. In particolare, partendo dalle considerazioni e dagli obiettivi politico-economici alla base della Direttiva, esamina la coerenza e la proporzionalità degli strumenti, contrattuali ed extracontrattuali, di cui può disporre il datore di lavoro per tutelare le proprie informazioni commerciali. In ultima battuta identifica alcune linee guida per una risoluzione del problema che coniughi il valore che le informazioni assumono con l’avvento di un nuovo mercato del lavoro sempre più fluido e precario.
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