Riassunto analitico
Il ruolo dell’irrigazione è fondamentale nel risolvere patologie endodontiche. I batteri penetrati nell’endodonto, devono essere rimossi tramite l’uso di strumenti meccanici ed irrigazione con soluzioni antibatteriche affinché vi possa essere risoluzione dei sintomi e dell’infezione. L’irrigante più utilizzato per le proprietà antibatteriche è una soluzione di Ipoclorito di Sodio. Di norma, esso viene veicolato nella camera pulpare e nei canali radicolari tramite una siringa azionata manualmente ed un ago apposito. Esso è però citotossico nei confronti dei tessuti, per tale motivo vengono prese alcune precauzioni per evitarne il contatto con le mucose orali, come la diga di gomma, e la fuoriuscita oltre l’apice radicolare, come ad esempio limitare la pressione esercitata o non inserire sino all’apice l’ago durante l’erogazione, esaurendosi il flusso a pochi mm dalla punta dell’ago. Nondimeno, incidenti da ‘estrusione di ipoclorito di sodio’ oltre l’apice radicolare non sono rari, ed il quadro clinico è caratterizzato da dolore, ecchimosi e gonfiore facciali, e la remissione completa può richiedere alcuni mesi. Per evitare tali incidenti, e consentire il raggiungimento dell’apice del canale da parte degli irriganti, è stata ideata una metodica a pressione negativa, formata da una microcannula aspirante che, inserita alla lunghezza di lavoro, veicola in apice l’irrigante aggettato in camera da una pompa. Tale soluzione viene aspirata tramite la microcannula e canalizzata nel condotto di aspirazione. La letteratura ha confermato la sua capacità di diminuire in modo importante il volume di ipoclorito estruso oltre l’apice, ed in questo progetto di tesi sperimentale è stato oggetto della nostra indagine la capacità di penetrazione di NaOCl all’interno dei tubuli dentinali, a confronto con altre metodiche di attivazione degli irriganti. 70 campioni monoradicolati con un unico canale sono stati divisi casualmente in tre gruppi sperimentali ed un controllo. È stato sagomato il canale con strumenti in NiTi, ed i tubuli dentinali sono stati colorati con una soluzione 0,02% di Crystal Violet iniettata nel canale con una siringa e lasciata in incubazione 72 ore. In seguito è stata effettuata una metodica di irrigazione differente per ciascun gruppo, EndoVac Pure (EVP), Manual Dynamic Agitation (MDA) e Passive Ultrasonic Irrigation (PUI). Con un microtomo sono state eseguite sezioni di 150µm a livello coronale, medio ed apicale e sono state fotografate al microscopio ottico ad epilluminazione. Essendo l’NaOCl un agente con azione sbiancante, è stata utilizzata tale proprietà per valutare dove esso abbia agito. Sono state valutate la penetrazione massima, la penetrazione media e la percentuale di perimetro circonferenziale su cui vi sia stata azione dell’irrigante. Sono stati eseguiti il test ANOVA ed il test Kruskal-Wallis, con significatività impostata al 5%. I risultati significativi mostrano una maggior penetrazione media di EVP e PUI rispetto a MDA nel terzo medio; una percentuale di sbiancamento maggiore di EVP e PUI rispetto ad MDA a livello coronale; una penetrazione coronale media e massima maggiori per PUI rispetto ad MDA. A livello apicale, i campioni si sono rivelati disomogeneamente molto sclerotici ed il colorante non ha penetrato appieno i tubuli dentinali, per cui la non significatività apicale è in parte imputabile a questo fenomeno. Dai risultati si evince che l’Irrigazione a Pressione Negativa ha la stessa capacità di penetrazione ed azione dell’Irrigazione Ultrasonica Passiva a tutti i livelli ed è più efficace della Manual Dynamic Irrigation. Per tale motivo è un ausilio importante nella terapia canalare in quanto combina una ottima efficacia e notevoli vantaggi (riduzione/assenza di estrusione, flusso continuo di irrigante).
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