Riassunto analitico
L’affettività e la sessualità umana sono temi fondamentali e sensibili, rappresentano bisogni primari delle persone. Ciò è vero anche in condizioni di vulnerabilità, a volte grave, quali quelle conferite da disturbi mentali (DM) persistenti. L’obiettivo di questa tesi è quello di studiare la tematica dell’affettività e della sessualità in persone con diagnosi di DM, non in fase di acuzie sintomatologica, che vivono in setting residenziali. Si vuole valutare in particolare la consapevolezza e l’entità dei bisogni percepiti nella sfera affettiva e sessuale all’interno di questa popolazione, le problematiche che la tematica comporta, la sua gestione da parte degli operatori e l’esistenza di linee guida o policies all’interno delle strutture. Questo obiettivo viene perseguito in due tempi: inizialmente viene eseguita una revisione sistematica della letteratura, in una seconda fase si è condotta una ricerca qualitativa a carattere esplorativo. La revisione sistematica della letteratura è stata svolta secondo le linee guida PRISMA su: PubMed, Scopus, PsychInfo e WebOfScience. La metodologia utilizzata per la ricerca qualitativa è quella dei focus group: il loro contenuto è stato audio-registrato e successivamente trascritto, segue una fase di analisi e codifica dei dati svolta tramite software MAXQDA. La popolazione di studio è rappresentata da utenti adulti del Dipartimento di Salute Mentale di Modena ospiti di strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie. In particolare, sono stati svolti due focus group a cui hanno partecipato rispettivamente 8 e 5 utenti. Dalla revisione sistematica emerge che le persone affette da DM sentono fortemente il bisogno di affettività e di vivere la sessualità e che alcuni di essi sono sessualmente attivi. L’attività sessuale maggiormente praticata è la masturbazione; si evidenzia uno scarso uso e conoscenza di metodi di prevenzione dalle malattie sessualmente trasmesse (MST). La sessualità degli utenti rappresenta spesso fonte di disagio e preoccupazione per i membri dello staff, alcuni dei quali riportano di non avere una formazione e una conoscenza sufficienti per gestire adeguatamente il fenomeno. Emerge inoltre che raramente esistono linee-guida o policies, nazionali o locali, che regolamentino il fenomeno dell’affettività e sessualità all’interno delle strutture e un’assenza di luoghi adatti in cui gli utenti possano intrattenere rapporti in un contesto che garantisca la privacy. Dalla ricerca qualitativa emerge come all’interno delle strutture residenziali i rapporti sessuali fra utenti siano proibiti e scoraggiati dagli operatori. L’affettività e la sessualità rappresentano bisogni molto sentiti da questi utenti e il loro mancato soddisfacimento è fonte di sofferenza emotiva e distress. Emerge inoltre una forte difficoltà relazionale degli utenti che faticano a gestire autonomamente gli aspetti della propria vita di relazione, richiedendo un sostegno continuo. In conclusione, emergono risultati simili sia dalla revisione sistematica della letteratura, sia dalla ricerca qualitativa: 1) l’affettività e la sessualità rappresentano temi importanti della vita delle persone e certamente anche di quelle con diagnosi di DM, la negazione di questi bisogni è associata a forte sofferenza emotiva e distress psicologico; 2) c’è la necessità di elaborare linee guida che affrontino questo tema nelle strutture residenziali e di interventi educativi che forniscano le basi per la prevenzione delle MST e rafforzino le capacità di relazione degli utenti; 3) emerge, infine, la necessità di una maggiore formazione per i membri dello staff, per acquisire capacità comunicative e conoscenze pratiche per sostenere gli utenti a vivere con serenità i propri bisogni affettivi e per affrontare proficuamente i problemi che eventualmente possano derivarne.
|