Riassunto analitico
La prima parte dell’elaborato è dedicata all’inquadramento del termine storytelling, termine mutuato dall’inglese che appare agli esordi del XXI secolo nel nostro paese e che viene utilizzato con le accezioni più disparate, ma che in questa sede verrà limitato all’atto di narrare con o senza l’ausilio del testo scritto, come gli albi illustrati. Si prosegue analizzando l’importanza della competenza narrativa e della lettura dialogica nell’età evolutiva, momento in cui l’ascolto di storie contribuisce all’emergent literacy, alla costruzione delle soft skills, all’emersione delle prime abilità linguistiche, stimola l’attenzione, l’elaborazione dell’affettività e della dimensione dell’immaginario e dona elementi utili alla costruzione del Sé. Si articola poi la valenza di questo approccio nell’ambito dell’accostamento ad una lingua straniera alla scuola dell’infanzia. A questo proposito si fa riferimento al lungo dibattito sul “fattore età”, ovvero sulla validità di un’educazione plurilingue in tenera età, proseguendo poi sulle metodologie più avvalorate per avvicinare i bambini nella fascia 3-6 alla lingua inglese. Questi ultimi non hanno ancora iniziato l’istruzione formale, stanno ancora acquisendo la lingua madre e non sanno ancora leggere il codice scritto, pertanto le strategie più accreditate sono quelle che ripercorrono naturalmente l’acquisizione della lingua materna, quindi sollecitano dapprima l’ascolto e coinvolgono anche la motricità in situazioni ludiche e a basso livello di stress. Viene dedicata una parte alla legislazione nazionale ed europea che sostiene l’introduzione delle lingue straniere anche prima della scuola dell’obbligo. Si affronterà poi la parte più pratica dell’accostamento alla lingua inglese attraverso una progettualità che includa lo storytelling, che deve essere pensata e ben ponderata nel ventaglio di proposte del curricolo scolastico e che può essere sostenuta da opportune strategie messe in atto dall’insegnante che legge o racconta, come il tono di voce, la mimica facciale, la gestualità e la postura. Infine, vive dedicata una parte ad esamina delle progettualità, delle sperimentazioni e delle ricerche in ambito nazionale ed internazionale riguardanti l’accostamento alle lingue straniere nella fascia prescolare, anche attraverso la pratica dello storytelling o del più recente digital storytelling. In conclusione, lo storytelling, è un approccio inserito nell’ampio campo dell’accostamento alla lingua inglese (o altra lingua straniera), che favorisce l’integrazione di più linguaggi e accoglie possibili esperienze in tutti i campi d’esperienza. Sebbene la sperimentazione in Italia sia piuttosto recente, le conferme sulla positività di un’educazione plurilingue sono molteplici sia per gli apprendimenti, sia per la fiducia che infonde verso la diversità fonetica ed interculturale, sia per la continuità educativo - scolastica, che ne trae beneficio per il futuro successo formativo e la piena realizzazione del soggetto in formazione.
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Abstract
The first part of the assay is dedicated to clarify storytelling as a practice of reading and telling stories and to its importance in early age development. In the human development listening and telling stories contributes to emergent literacy skills, soft skills, self construction, emotional awareness and imagination. Approaching English at preschool age has a long debate history and in Italy there are different methods to make it as natural as possible, involving motricity, senses and preparing playful settings. The adult should accept the silent period that naturally the children has to deal with while learning a new language sound, so the ability that has to be most stimulated is listening. A paragaph is about the Italian and European laws that promotes multilingual education.
The second part is completely dedicated to the practical part of storytelling, so how and why choose a book, how prepare the activities and how to read in an effective way.
The third part is about national and international projects and researches on ESL teaching or foreign language approach, especially those who include storytelling as a good practice for language acquisition and full formative success.
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