Riassunto analitico
Oggigiorno le classi sono composte da bambini con diversi background socio-culturali, esigenze personali eterogenee e differenti stili cognitivi. Ciò conduce alla necessità di fondare una scuola inclusiva sia da un punto di vista dell’accessibilità ai setting educativi sia dell’adeguatezza delle proposte didattiche per tutti i discenti, e quindi, ovviamente, anche per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Questa visione è sostenuta dall’Universal Design for Learning, un approccio educativo americano elaborato dal Center for Applied Special Technology. L’idea alla base della progettazione didattica universale è sviluppare a priori percorsi accessibili a tutti gli individui, rimuovendo le barriere all’apprendimento, per promuovere la formazione di studenti esperti. Si tratta di un quadro di riferimento ancora poco diffuso in Italia, di cui si è analizzata la letteratura pubblicata per raccogliere informazioni a sostegno della sua validità. Inoltre, le Linee Guida dell’UDL sono state applicate alla progettazione di un’Unità di Apprendimento, proposta nel corso del tirocinio del quinto anno presso la scuola primaria, per verificarne empiricamente l’efficacia. I dati raccolti dalla sperimentazione hanno permesso di riflettere in merito ai punti di forza e agli aspetti critici dell’approccio. La ricerca ha confermato la validità dell’Universal Design for Learning per realizzare una didattica inclusiva finalizzata a promuovere il successo formativo di tutti i bambini.
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