Riassunto analitico
Una delle principali preoccupazioni dell'industria alimentare è l'adesione microbica alle superfici a contatto con gli alimenti e la conseguente contaminazione. In questo studio è stato valutato il potenziale effetto antibatterico di superfici in alluminio e in acciaio inox con diverse rugosità (0,25, 0,5, e 1 µm) a seguito di tre diversi trattamenti di sanificazione (UVC, alcool 70% v/v e Gold lotion). Le stesse superfici sono state poi rivestite con due tipologie di coating nanotecnologico approvati per il contatto con gli alimenti, DURALTI per l’alluminio e nanoXHAM per l’acciaio, ed è stato valutato sia il potenziale effetto antibatterico del coating stesso sia in combinazione con i tre precedenti trattamenti di sanificazione. Le superfici, ricoperte e non, sono state testate contro quattro batteri Gram-positivi (Staphylococcus aureus ATCC 6538, Enterococcus faecalis ATCC 29212, Bacillus cereus ATCC 14579 and Listeria monocytogenes NCTT 10888) e quattro Gram-negativi (E. coli ATCC 25922, S. typhimurium ATCC 1402, Y. enterocolitica ATCC 9610 and P. aeruginosa ATCC 27588) maggiormente presenti nell'industria alimentare e responsabili di malattie di origine alimentare. Per quanto riguarda le superfici in acciaio inox con e senza rivestimento nanoXHAM, è stato notato un significativo effetto battericida in sinergia con i trattamenti igienizzanti utilizzati contro tutti i ceppi batterici, indipendentemente dalla rugosità, in quanto quest'ultima è scarsamente correlata con l'adesione batterica superficiale. L’attaccamento batterico, infatti, dipende principalmente dall'utilizzo di sanificanti tossici e corrosivi che possono creare fessure in grado di favorire l'annidamento batterico. Nel caso di superfici in alluminio non trattate, è stato osservato un effetto batteriostatico complessivo per tutti i microrganismi, mentre, a seguito del trattamento superficiale con anodizzazione a base di ossido di titanio (DURALTI), è stato rilevato un effetto battericida complessivo, sia per Gram-positivi che per Gram-negativi, a prescindere dalla rugosità e dal trattamento igienizzante. I risultati ottenuti da questo studio, dunque, possono essere di notevole importanza nel campo dell'industria alimentare, poiché l'utilizzo di rivestimenti nanotecnologici su superfici a contatto con gli alimenti, combinato con sanificanti tradizionali e innovativi adatti, potrebbero portare alla risoluzione di diversi problemi legati alla contaminazione batterica, in particolar modo per quanto riguarda le conseguenti ripercussioni sulla salute pubblica e sui costi dell'industria alimentare.
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