Riassunto analitico
La presente tesi tratta l’utilizzo della lingua italiana nell’ambito dei social media. Si tratta di un’analisi basata su una variabile diamesica, che si incentra su Corpora costituiti da post di pagine scelte sulla base dell’aspetto trattato nel capitolo di riferimento. La tesi, nel primo capitolo, si focalizzerà sui tre social network maggiormente diffusi: Facebook, Twitter e Instagram. Verranno scelte quattro pagine presenti su tutti e tre i social network in esame («Corriere della Sera», «Luciano Ligabue», «Pupa Milano» e «Baby George ti disprezza»); per ognuna di esse verranno osservati tre post presenti su tutti e tre i social network. I successivi capitoli si focalizzeranno esclusivamente su Facebook, ad oggi il social network più utilizzato in Italia. Il secondo capitolo, tramite un corpora composto da post pubblicati nell’arco di ventiquattr’ore, analizzerà il linguaggio sfruttato da parte di due pagine “acchiappalike” («Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com» e «La Repubblica del Cazzeggio») e da parte di due pagine costituenti testate giornalistiche («Ansa.it» e «Rainews»). Il terzo capitolo riguarderà la presenza del dialetto su Facebook. Sulla base della «Carta dei Dialetti d’Italia» di Giovan Battista Pellegrini (1977), verrà selezionata una pagina Facebook per ciascun sistema dialettale italiano: • Sistema gallo – italico: «Romagnoli, popolo eletto»; • Sistema toscano: «Tuscanian Memes マレンマ 不潔な»; • Sistema mediano: «Umbrian Memes: Cinghiale che passione»; • Sistema meridionale: «Casa Surace»; • Sistema meridionale estremo: «SicilianInside»; • Sistema sassarese – gallurese: «Se i quadri potessero parlare in gallurese». I Corpora relativi a ciascuna pagina saranno costituiti dagli ultimi 30 post aventi contenuti dialettali. Il quarto e ultimo capitolo sarà riservato agli «influencer». Lo studio verterà, pertanto, su Corpora costituiti dagli ultimi 30 post delle pagine Facebook gestite da quattro influencer operanti in settori diversi: • Moda: Chiara Ferragni («The Blonde Salad»); • Viaggi: Piero Armenti («Il mio viaggio a New York»); • Cucina: Benedetta Rossi («Fatto in casa da Benedetta»); • Sociologia: Vincenzo Maisto («Il signor Distruggere»). Ad essi si aggiungerà un caso anomalo: Alessandro Barbero: definito «influencer involontario» in quanto, sebbene non possegga né pagine ufficiali sui social network né blog, gode comunque di un seguito rilevante e di un numero non trascurabile di pagine e gruppi dedicati non ufficiali; pertanto a essere osservata sarà una tra le pagine a lui riferita, «Alessandro Barbero, noi ti siamo vassalli». Per la bibliografia si fa riferimento principalmente ai seguenti testi: Massimo Prada, Nuove diamesie: l’italiano dell’uso e i nuovi media (con un caso di studio sulla risalita dei clitici con “Bisognare”), Italiano LinguaDue, anno 8/2, 2016 Stefania Spina, Fiumi di parole. Discorso e grammatica delle conversazioni scritte in Twitter, StreetLib, 2016 Giuseppe Antonelli, L’italiano nella società della comunicazione, Bologna, Il Mulino, 2007 Elena Pistolesi, Scritture digitali, in Storia dell’Italiano scritto – Vol. III, Italiano dell’uso, Roma, Carocci, pag. 349-375 Donatella Antelmi, Il discorso dei media, Roma, Carocci, 2006 Maurizio Dardana e Pietro Trifone, Grammatica Italiana con nozioni di linguistica (terza edizione), Bologna, Zanichelli, 2002
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Abstract
This research regards how Italian language is used in social medias.
The Corpora analysed in the research are constituted by a series of posts, coming from nineteen pages chosen accordingly with the topic of each Chapter.
Chapter One is about the three main social networks: Facebook, Twitter and Instagram. The Corpora will be constituted by posts belonging to four pages, having a profile in each social network: («Corriere della Sera», «Luciano Ligabue», «Pupa Milano» and «Baby George ti disprezza»). For each page, the Corpus will be constituted by a series of three posts shown on Facebook, Twitter and Instagram.
Then, the research will be focused only on Facebook, for it being the most widespread social network in Italy.
Chapter Two will analyse four Corpora: the first two («Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com» and «La Repubblica del Cazzeggio») are referred to clickbait pages, while the pages related to the remaining two Corpora («Ansa.it» and «Rainews») are referred to Italian newspapers. Those Corpora are constituted by posts published by the pages over a 24 hours’ time.
Chapter Three is about the use of Italian dialects. Observing the «Carta dei Dialetti d’Italia» (Giovanni Battista Pellegrini, 1977), which groups Italian dialects into six categories, a different page will be selected for each category:
• Sistema gallo – italico: «Romagnoli, popolo eletto»;
• Sistema toscano: «Tuscanian Memes マレンマ 不潔な»;
• Sistema mediano: «Umbrian Memes: Cinghiale che passione»;
• Sistema meridionale: «Casa Surace»;
• Sistema meridionale estremo: «SicilianInside»;
• Sistema sassarese – gallurese: «Se i quadri potessero parlare in gallurese».
For each page, Corpora will be constituted by the last 30 posts having vernacular expressions.
Chapter Four is about «Influencer». The Corpora will be constituted by the last 30 posts from the Facebook pages of four influencer, working into different areas:
• Fashion: Chiara Ferragni («The Blonde Salad»);
• Travel: Piero Armenti («Il mio viaggio a New York»);
• Food: Benedetta Rossi («Fatto in casa da Benedetta»);
• Sociology: Vincenzo Maisto («Il signor Distruggere»).
An involuntary influencer will be observed too: Alessandro Barbero. The Italian historian has not an official profile, but several pages are referred to him. This research will observe the unofficial page «Alessandro Barbero, noi ti siamo vassalli».
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