Riassunto analitico
Il nostro studio ha mostrato l'impatto dei parametri invasivi derivati dalla cateterizzazione del cuore destro sulla mortalità a lungo termine. Lo scopo del nostro studio è di valutare il valore prognostico delle variabili emodinamiche invasive dopo un episodio di EP. Tra questi, poiché l’indice del lavoro di eiezione ventricolare destra (RVSWI) riflette il carico di lavoro del ventricolo destro, che generalmente diminuisce durante la fase acuta dell'embolia polmonare, abbiamo ipotizzato che i pazienti con RVSWI minore possano avere una prognosi peggiore. Abbiamo arruolato 115 pazienti affetti da EP acuta nel Dipartimento di Cardiologia dell'Ospedale Policlinico di Modena. Il periodo di follow-up osservativo medio è stato di 8 +/- 0,5 anni. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a cateterizzazione del cuore destro, per la rilevazione dei parametri emodinamici, prima della dimissione ospedaliera. I parametri emodinamici registrati sono stati: pressione atriale destra media (mRAP), pressione capillare polmonare di incuneamento (mPCWP), pressione arteriosa polmonare media (mPAP), frequenza cardiaca (HR), gittata cardiaca (CO), indice cardiaco (CI), indice di gittata sistolica (SVI). Oltre a questi parametri, abbiamo valutato il RVSWI, che è influenzato dal carico di lavoro del ventricolo destro e dalla contrattilità, calcolato dalla seguente equazione: RVSWI = SVI (mPAP-mRAP) x 0,0136 Tra i parametri emodinamici registrati, sia l’mPAP che il RVSWI hanno mostrato una correlazione significativa con la mortalità. I valori statistici, utilizzati per valutare la capacità di predire la mortalità, erano più elevati per RSWI, rispetto al solo mPAP. Secondo la nostra ipotesi, i risultati del presente studio hanno dimostrato che un'aumentata RVSWI era associata a un ridotto rischio di mortalità a lungo termine. L'aumento della pressione arteriosa polmonare media (mPAP), è un parametro di rischio di mortalità nei pazienti con EP, ma il confronto tra mPAP e RVSWI ha dimostrato che RVSWI aveva un valore statistico significativamente più alto e un hazard ratio più elevato nell’individuare il rischio di mortalità a lungo termine. I nostri dati hanno suggerito che l'ulteriore contributo della funzione RV al calcolo di RVSWI potrebbe avere un ruolo significativo nel determinare gli esiti dopo un episodio acuto di EP.
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Abstract
Our study showed the impact of invasive parameters derived from right heart catheterization (RHC) on long-term mortality.
The aim of our study was to assess the prognostic value of invasive hemodynamic variables after a PE episode. Among these, since right ventricle stroke work index (RVSWI) reflects right ventricular (RV) workload, which generally decreases during the acute phase of pulmonary embolism, we hypothesized that patients with a lower RVSWI may have a worse prognosis.
We enrolled a series of 115 consecutive patients affected by acute PE in Cardiology Department of the Polyclinic Hospital of Modena. The mean observational follow up period was 8 +/- 0.5 years. All patients underwent right heart catheterization, for the detection of hemodynamic parameters, before hospital discharge. The hemodynamics parameters recorded were: mean right atrial pressure (mRAP), mean pulmonary capillary wedge pressure (mPCWP), pulmonary arterial pressure (mPAP), heart rate (HR), cardiac output (CO), cardiac index (CI), stroke volume index (SVI). In addition to these parameters, we evaluated the RVSWI, which is influenced by RV workload and contractility, calculated by the following equation: RVSWI= SVI (mPAP-mRAP) x 0.0136.
Among hemodynamic parameters recorded, both mPAP and RVSWI showed a significative correlation with mortality. The statistic values, used to assess the ability to predict mortality, was higher for RSWI, compared to mPAP alone.
According to our hypothesis, results of the present study showed that an increased RVSWI was associated with a reduced risk of long-term mortality. Increased mean pulmonary artery pressure (mPAP), is a mortality risk in patients with PE but the comparison between mPAP and RVSWI demonstrated that RVSWI had a significative higher statistic value and a higher hazard ratio for detecting long-term mortality. Our data suggested that the additional contribution of RV function to the calculation of RVSWI may have a significant role in determining outcomes after an acute episode of PE.
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