Riassunto analitico
Il presente elaborato si propone di rintracciare e studiare le manifestazioni di politesse linguistique in ambito giuridico. In particolare, viene analizzato un corpus parallelo di 15 sentenze di secondo grado emanate durante un arco di tempo di sei mesi dalle varie corti d’appello operanti sul territorio francese. L’analisi parte dalla presentazione delle teorie pragmatiche principali in materia di politeness, dal « social maxim approach » di Lakoff al Politeness Principle de Leech, passando per le idee seminali di Grice, Austin e Goffman. Uno studio più approfondito è dedicato alle teorie elaborate da Brown e Levinson e Kerbrat-Orecchioni, strumenti principali di analisi del corpus individuato. La teoria del face-work dei primi, arricchita dalla speculazione su FTA (“face threatening acts”) e strategie di positive e negative politeness fa da base al nuovo modello elaborato da Kerbrat- Orecchioni, il cui punto di forza è costituito dalla creazione degli “anti-FTA” o “FFA”. Viene poi presentato un approfondimento riguardante la nozione di deferenza e il suo rapporto con la politesse, per poi procedere con lo studio dei più recenti lavori di Kurzon, Harris e Gallez, che mostrano come politesse e discorso giuridico siano profondamente legati. Nello specifico, si fa riferimento allo studio contrastivo UK-USA di Kurzon, all’analisi dei meccanismi dell’interrogatorio in aula di Harris e allo studio di Gallez riguardante le problematiche legate alla presenza di un interprete in aula. L’ultimo capitolo del presente lavoro sarà interamente dedicato all’analisi del corpus, che si propone di mettere in luce ricorrenze ed eccezioni relative all’uso delle strategie di politesse linguistique da parte dei giudici all’interno delle sentenze di appello. Questi, dovranno preservare e riconfermare la loro autorità e credibilità, gestendo allo stesso tempo le “faces” negativa e positiva dei loro interlocutori, giudici di primo grado e parti in causa. Le già citate teorie di face-work di Brown e Levinson e Kerbrat-Orecchioni verranno quindi applicate a questo genere testuale che nonostante sia caratterizzato dall’uso del discorso indiretto, si dimostra fortemente modalizzato e dialogico. Verrà dimostrato infine come i concetti di deferenza, non-personne e performativité ricoprano un ruolo fondamentale all’interno di questo contesto di analisi pragmatica e socio-linguistica.
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Abstract
The purpose of this paper is to individuate and study instances of linguistic politeness in French legal discourse. In particular, the present work analyses a corpus made of second-instance judgments issued by the various Appeal Courts operating in the French area.
The first chapter focuses on the main politeness theories and takes into account the work of several authors that dedicated their speculation to this particular field of study. Among them there are Lakoff, with her “social maxim approach”, Leech with his “Politeness Principle” and most recently Watts, who focused on politeness1 and politeness2 and redefined the notion of “politic behavior”.
But a closer look was taken at the politeness theories elaborated by Brown and Levinson and Kerbrat- Orecchioni, whose framework was used for the analysis of the corpus. As a matter of fact, the notions of “face-work”, “face threatening act” (FTA), positive politeness and negative politeness elaborated by the two linguists laid the basis for the modern speculation concerning politeness in human interaction. The strategies elaborated by Brown and Levinson for their “face threat mitigation” theory was afterwards criticized and adjusted by the French linguist Kerbrat Orecchioni, whose contribution to the elaboration of a modern politeness theory was of the uppermost importance. Her definition of “anti-FTA” or “FFA” (face flattering act) is maybe the most famous feature of her politeness model.
The second section of our study is dedicated to the analysis of three cases concerning politeness theory and its application to the legal framework. After a brief analysis of the notion of deference, the essays and articles written by Kurzon, Harris and Gallez are examined to explain how politeness strategies are used in legal texts and interactions.
The last chapter of the present work will be devoted to the analysis of a corpus made up of 15 French appellate court judgments. We will isolate recurrent strategies and exceptions concerning the use of linguistic politeness and comment upon them. We will demonstrate how the judges succeed in preserving and imposing their authority while managing the faces of the other interactants, namely the first instance judges and the other parties to the proceeding.
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