Riassunto analitico
BACKGROUND: Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento sempre più consistente delle fratture di femore nell’anziano. Tra le cause si riconosce l’innalzamento dell’età media della popolazione, accompagnato da un incrementato rischio di cadute e una maggiore alterazione dell’osso, di tipo sia quantitativo che qualitativo. Il tasso di mortalità associato alle fratture di femore è molto elevato: il rischio di morte risulta 3 volte superiore nel paziente anziano con frattura di femore rispetto alla popolazione generale. La causa principale di tassi di mortalità così elevati sono le complicanze mediche e chirurgiche. Le complicanze mediche coinvolgono circa il 20% dei pazienti con frattura di femore. Tra le più frequenti ci sono le alterazioni cognitive, il tromboembolismo venoso, la contrazione della diuresi, lo scompenso cardiaco, le infezioni del tratto urinario, la polmonite, l’anemizzazione post-chirurgica, le alterazioni idroelettrolitiche e l’ipoalbuminemia. SCOPO: Valutare l’incidenza delle complicanze infettive post-chirurgiche nella popolazione anziana ricoverata per frattura di femore presso l’Unità Operativa di Ortogeriatria (sottosezione dell’Unità Operativa di Geriatria) del Nuovo Ospedale S. Agostino Estense a Baggiovara e definire le caratteristiche cliniche di tali pazienti. MATERIALI E METODI: Dal giorno 1 settembre 2015 al giorno 1 aprile 2018 sono stati reclutati e studiati 210 pazienti ricoverati per frattura di femore. 3 pazienti sono stati esclusi per missing data. L’età media è di 85,6 ± 7,1 anni (84,8% femmine). Tutti i pazienti sono stati seguiti con il “Protocollo Ortogeriatria”. I dati sono stati analizzati con il programma SPSS® for Windows, versione 23. RISULTATI: I pazienti inseriti nel Progetto Ortogeriatria hanno un’età media decisamente elevata rispetto alla popolazione geriatrica. L’incidenza della polmonite è stata del 11,0% mentre l’infezione delle vie urinarie è stata del 24,2%. Non c’è stato nessun caso di infezione periprotesica e del sito chirurgico. I pazienti che hanno sviluppato complicanze infettive nel decorso post-operatorio sono tendenzialmente meno autonomi, hanno una maggiore incidenza di cardiopatia ischemica, insufficienza renale, BPCO assumono un quantitativo di farmaci elevato e sono gravati da un’alta prevalenza di demenza. Sviluppano più facilmente quadri di delirium post-operatorio e hanno tempi di degenza sostanzialmente maggiori. L’insieme di queste osservazioni mette in risalto la notevole fragilità di questi pazienti. CONCLUSIONI: Le caratteristiche cliniche dei pazienti con complicanze infettive post-operatorie mettono in risalto elevati livelli di fragilità. Gli sforzi futuri dovranno essere tesi soprattutto all’aspetto della prevenzione, andando ad evidenziare le condizioni di scarsa autonomia. Riveste sempre maggiore importanza la valutazione pre-operatoria svolta dall’intero team multidisciplinare.
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Abstract
BACKGROUND: Hip-fracture in elderly patients has been increasing over the last years. Among the causes there is the increased average age in the population, coming with a higher risk of falling and a reduced quantity and quality of the bone matrix. The mortality rate associated with hip-fracture is exceptionally high: the mortality risk is 3-fold higher than the age-matched general population.
The main reason for having a so high mortality rate are medical and surgical complications. Medical complications involve 20% of the patients with hip fracture. The most common are cognitive alterations, venous thromboembolism, diuresis contraction, heart failure, urinary tract infections, pneumonia, post-surgical anemia, hydro-electrolytic changes and hypoalbuminemia.
AIM: To evaluate the incidence of infectious complications in an elderly population admitted to the Orthogeriatric Unit (Subsection of the Geriatric Operating Unit) of the “Nuovo Ospedale S. Agostino Estense” in Baggiovara for hip fracture and define the clinical characteristics of these patients.
MATERIALS AND METHODS: From 1st September 2015 to 1st April 2018, 210 patients hospitalised and treated for hip-fracture have been recruited and studied. 3 of them were excluded for missing data. The average age was 85,6 ± 7,1 (84,6% female). All patients were followed with the "Orthogeriatrics Protocol". The data were analyzed with the SPSS® for Windows program, version 25.
RESULTS: Patients admitted to the Orthogeriatric Project have a higher average age than the Orthogeriatric current average age. Pneumonia involved 11% of patients, instead urinary tract infections involved 24,2% of patients. There was no case of prosthetic joint infection or surgical site infections. Patients with infectious complications after hip fracture have lower autonomy, higher incidence of ischemic cardiomyopathy, renal failure, COPD, dementia and polypharmacy. Furthermore, these patients easily develop after-surgery delirium and hospitalisation is longer.
CONCLUSIONS: Clinical features of patients with infectious complications after hip fracture highlight an extremely frailty. Future efforts must strive for prevention, searching and following low autonomy situations. Pre-surgical evaluation will make the difference if made ever, earlier and by the whole multidisciplinary team.
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