Riassunto analitico
La cooperazione è necessaria per la costruzione e l'evoluzione di nuovi livelli di organizzazione. L'evoluzione si basa su una forte concorrenza tra gli individui e dovrebbe quindi premiare solo il comportamento egoista. Ogni gene, ogni cellula e ogni organismo dovrebbe essere progettato per promuovere il proprio successo evolutivo a discapito dei suoi concorrenti. Tuttavia osserviamo una cooperazione a vari livelli di organizzazione biologica e gli esseri umani sono i campioni della cooperazione. Cooperare può portare a dei vantaggi sia individuali che di gruppo come potrebbe essere la produzione di un bene pubblico. Il bene pubblico è dotato di due caratteristiche: la non rivalità e la non escludibilità. La prima indica la circostanza in cui l'uso di un bene da parte di un agente non incide sulla facoltà di goderne completamente da parte di terzi. La seconda rappresenta invece l'impossibilità di estromettere terzi dal consumo di un determinato bene. È, dunque, un bene pubblico puro, per esempio, un faro costiero o la difesa nazionale. Qualora la portata del beneficio dispieghi il proprio effetto a tutto il pianeta, si parla di beni pubblici globali: ne rappresentano un esempio la scoperta di una cura, la stabilità finanziaria, o quella climatica. A riguardo sono stati effettuati molti studi ma sono pochi quegli autori che hanno analizzato la contribuzione degli individui in un gioco dei beni pubblici che hanno vissuto una brutta esperienza. Infatti è possibile che il trauma causato da queste esperienze possa influenzare il modo di contribuire a questi giochi. Uno di questi pochi studi è quello condotto dagli autori Whitt e Wilson che hanno analizzato la misura in cui gli individui che sono stati evacuati da New Orleans a Houston dopo l'uragano Katrina hanno collaborato tra loro in un gioco di beni pubblici. Essi si sono concentrati sugli individui che sono stati bloccati a New Orleans, sono stati trasferiti a Houston e sono stati alloggiati nei rifugi. Tramite 2 esperimenti (gioco del dittatore e gioco del bene pubblico) veniva chiesto loro quanto tenere per sé e quanto invece mandare ad un altro sfollato oppure in un piatto comune. Anche se tutti nel campione avevano sperimentato lo stesso trauma di essere stati evacuati da New Orleans, perdendo i beni e vivendo in rifugi a Houston, una percentuale notevole ancora non aveva individuato i membri della famiglia. Ne è risultato che la variabile principale di interesse, se il soggetto ha perso i membri della famiglia, ha un forte effetto. L'incertezza sul dove fossero gli altri membri della famiglia era molto stressante, soprattutto a due settimane dall'evento.Può darsi che l'incertezza sui membri della famiglia, accoppiata ad una rapida evacuazione, conduca a preoccuparsi meno degli altri e a trasformare gli individui verso l'interno. Sulla falsariga dello studio statunitense, si intende intraprendere uno studio anche in Italia. Si sono scelte tre città dell'Emilia Romagna (Reggio Emilia, Mirandola e Vignola) che sono state colpite dal terremoto del 2012. L'obiettivo è quello di capire se esiste una differenza nei contributi ad un bene pubblico tra le persone che abitano in quelle zone ante il terremoto e quelle persone che vivono li ma post terremoto. Inoltre si tenterà di capire se il trauma subito giochi un ruolo fondamentale nel modo di contribuire dei soggetti.
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