Riassunto analitico
Introduzione L’intervento di protesi totale di ginocchio è un trattamento la cui diffusione continua ad aumentare. La causa di questa diffusione, oltre all’invecchiamento della popolazione, è dovuto alla dimostrata efficacia [36] nel rimuovere la sintomatologia dolorosa e nel ripristinare una buona funzionalità articolare. Tuttavia le aspettative dei pazienti nei confronti della chirurgia protesica sono molto alte e non sempre sono appagate. L’intervento di protesi totale di ginocchio, nella grande maggioranza dei casi rimuove il sintomo doloroso, ma può non garantire una funzionalità all’altezza delle aspettative. Particolare interesse è stato posto sullo studio del disegno protesico e sull’impatto che questo avrebbe sulla cinematica articolare del ginocchio protesizzato.
Obiettivo della ricerca In questo studio si è cercato di analizzare la cinematica articolare di un disegno protesico: Journey II® BCS. L’obiettivo dello studio è quello di valutare quantitativamente le differenze di cinematica articolare tra i pazienti con sistema di protesi di tipo Journey II BCS che hanno effettuato l’intervento presso il Policlinico di Modena e quelli che hanno effettuato l’intervento presso l’Ospedale di Gent (Belgio). Gli studi di cinematica sono stati effettuati durante l’esecuzione di compiti motori della vita quotidiana quali l’alzata dalla sedia, l’estensione attiva della gamba e la salita di un gradino. Ciò è stato possibile grazie ad uno studio fluoroscopico in vivo e ad una analisi dei punti di contatto femoro-tibiali in funzione dell’angolo di flessione durante l’esecuzione dei compiti motori.
Materiali e metodi L'esame utilizzato per questo tipo di studio è la fluoroscopia, un esame radiografico dinamico. Per questo studio sono stati scelti 17 pazienti (13 pazienti sono stati operati a Modena e 4 pazienti a Gent) a cui è stata impiantato un sistema di protesi totale di ginocchio Journey II. Lo studio fluoroscopico è stato effettuato ad una media di 7 mesi di distanza dall’intervento , sia nel centro di riferimento di Modena che di Gent, utilizzando la stessa metodica di acquisizione delle immagini. L’ analisi dei dati è stata poi condotta unicamente presso l’università di Modena.
Conclusioni 1. Viene ulteriormente validato il metodo di analisi della cinematica in vivo del ginocchio protesizzato tramite indagine fluoroscopica. 2. La spina asimmetrica e il profilo anatomico del disegno Journey II, alla base sistema del movimento guidato, fanno si che la traslazione posteriore del condilo laterale e la rotazione assiale femorale siano maggiori rispetto a altri disegni protesici e rendono la cinematica articolare più simile alla cinematica del ginocchio sano. L’ottimizzazione del disegno Journey II mostra importanti differenze rispetto al precedente Journey I. É risultata ridotta la traslazione posteriore del condilo laterale e la rotazione assiale femorale, mentre è stata verificata una traslazione anteriore del condilo femorale mediale. Questi cambiamenti potrebbero risolvere alcune complicanze verificatesi con il sistema Journey I BCS. 3. Abbiamo osservato differenze nella rotazione assiale e nella posizione dei punti di contatto del condilo femorale mediale e laterale sul piatto tibiale tra pazienti operati a Modena e a Gent. Ciò dimostra che ,nonostante i pazienti abbiano lo stesso sistema protesico, la diversa tecnica chirurgica e la diversa manualità del chirurgo possano influenzare la cinematica del ginocchio. Tuttavia poiché queste differenze sono di entità modesta, si può affermare che il principale fattore che influisce sulla cinematica del ginocchio protesizzato sia il sistema vincolo spina-camma e il disegno protesico. 4. Abbiamo osservato una posizione dei punti di contatto tra condilo femorale mediale, laterale e piatto tibiale più posteriore nei pazienti operati nel centro di Gent
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