Riassunto analitico
Introduzione: in bambini e adolescenti con diabete mellito di tipo 1 (T1DM) l’utilizzo del monitoraggio ambulatoriale di holter pressorio (ABPM),allo scopo di individuare soggetti a rischio di complicanze nefro-cardiovascolari, è ancora controverso. Obiettivi: lo scopo dello studio è stato quello di valutare ABPM in una popolazione pediatrica con T1DM, confrontandolo alla valutazione ambulatoriale pressoria. Lo studio ha indagato anche la presenza di correlazioni tra i parametri pressori, i parametri clinici e i marker endoteliali (VCAM-1, ICAM-1, TNF-alpha, ET-1). Metodi: sono stati arruolati pazienti di età 8-18 con diagnosi di T1DM da almeno due anni se puberi o da almeno tre anni se prepuberi. Sono stati valutati i parametri auxologici, metabolici (glicemia, emoglobina glicata, assetto lipidico), sono stati dosati i marker endoteliali ed è stata rilevata la pressione arteriosa. E’ stato posizionato ABPM per 24h. L’ipertensione è stata definita in presenza di un livello di pressione ambulatoriale >95° percentile per età, sesso ed altezza, mentre con AMBP sono stati considerati ipertesi i soggetti con carico sistolico 24h>25%. Sono stati considerati “non-dippers” i soggetti con % di dipping<10%. Risultati: la prevalenza di ipertensione alla valutazione ambulatoriale è risultata essere del 22,5% (9 pazienti su 40 arruolati), mentre con ABPM la prevalenza ha raggiunto il 57,5% (23 pazienti su 40)(Chi-square=8,53; p<0,01), con un 35% di ipertensione mascherata. Le femmine hanno presentato un carico sistolico notturno (p=0,03) ed un BMI z-score (p<0,00) maggiore rispetto ai maschi. I soggetti con carico sistolico notturno patologico hanno presentato un BMI z-score maggiore (p<0,01) ed un controllo glicemico meno ottimale (p=0,03) rispetto ai normotesi. La prevalenza di “non-dippers” è risultata essere del 15% (6 pazienti su 40). Sono emerse correlazioni significative tra i parametri pressori valutati con ABPM e BMI z-score, durata di malattia e VCAM-1. BMI z-score, assetto lipidico e durata di malattia sono risultati essere fattori predittivi dei parametri pressori. ET-1 è risultata essere influenzata dai parametri pressori e dalla durata di malattia. Alla curva ROC per un cut-off di 6,5 anni di malattia è emersa una sensibilità 80% e specificità 50% di individuare soggetti con un carico sistolico 24h patologico. Conclusioni: il nostro studio dimostra la superiorità di ABPM nell’identificare soggetti con anomalie pressorie rispetto alla valutazione ambulatoriale e ne suggerisce l’introduzione nella comune pratica clinica a partire da 6 anni di malattia. Nei soggetti con T1DM è maggiormente indicato l’utilizzo del carico pressorio come indice di ipertensione. La prevalenza di ipertensione mascherata nei soggetti con T1DM è maggiore rispetto a quanto fino ad ora riportato. I marker endoteliali, così come lo stile di vita sembrano partecipare al processo che induce la comparsa di ipertensione.
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