Riassunto analitico
Lo scopo di questa ricerca è quello di definire gli aspetti e le caratteristiche molecolari della transizione epidermica-dermica del melanoma. La classificazione clinico-patologica del melanoma mostra diversi limiti: innanzitutto, non è basata soltanto sulle caratteristiche istopatologiche, ma anche sulle caratteristiche del paziente (sede anatomica e età). Inoltre, molti aspetti istologici sono presenti in più sottotipi di melanoma e anche nelle lesioni non tumorali. Il concetto di caratterizzazione e classificazione dei sottotipi di melanoma in vivo si sta espandendo; questo è dovuto alla possibilità di raccogliere rilevanti informazioni prognostiche prima dell’escissione del tumore, influenzando in tal modo il trattamento clinico e l’outcome del paziente. In questo studio abbiamo utilizzato tecniche non invasive, moderne e sofisticate come la dermoscopia e la microscopia confocale per la descrizione citologica. Diverse morfologie in vivo ed ex vivo sono state correlate a una diversa espressione molecolare. Tuttavia, fino ad ora, nessuna chiara identificazione del profilo molecolare della progressione del melanoma in relazione ai cambiamenti morfologici è stata individuata. In questo studio retrospettivo, un campione di melanomi in situ ed invasivi sono stati selezionati dall’archivio del Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. I criteri di inclusione sono stati i seguenti: spessore del tumore inferiore a 1mm, disponibilità di immagini dermoscopiche e confocali e la possibilità di avere sufficiente tessuto per eseguire l’analisi immunoistochimica. Le lesioni sono state descritte per le loro caratteristiche istologiche più rilevanti (ulcerazione, mitosi, spessore, tipo di crescita), pattern dermoscopici (reticolo pigmentato, velo bianco-bluastro, globuli, strie, strutture vascolari), aspetti confocali (atipia citologica alla giunzione dermo-epidermica, nidi densi e cerebriformi, cellule pagetoidi) e caratteristiche immunoistochimiche (descrivendo lo score di espressione di antigeni preselezionati), al fine di operare un’ulteriore e più dettagliata classificazione dei sottotipi di melanoma, basata sull’integrazione di questi metodi differenti. I melanomi in situ erano caratterizzati da un reticolo pigmentato in dermoscopia. Con l’aumento dello spessore del tumore, è stato possibile osservare aspetti dermoscopici quali globuli e strutture di colore blu. Una predominanza di cellule dendritiche è stata individuata nei tumori sottili, mentre i melanomi maggiormente invasivi hanno mostrato la tendenza a creare aggregati, principalmente costituiti da grandi cellule atipiche. In alcuni casi, alcuni markers immunoistochimici hanno mostrato cambiamenti di espressione con l’aumento dello spessore del tumore. Questa correlazione tra differenti aspetti dermoscopici e confocali con l’immunoistochimica ha permesso di identificare il profilo biomolecolare dei sottotipi di melanoma, in relazione alla crescita intraepidermica e dermica. Ulteriori studi sono necessari al fine di identificare il pannello di markers utili che dovrebbero essere indagati per definire il rischio relativo della progressione/recidiva del tumore. Tale studio rappresenta dunque la base per una migliore conoscenza della biologia del melanoma e l’integrazione della microscopia confocale con gli aspetti clinici e istologici può aiutare a identificare e trattare diversi tumori.
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Abstract
The purpose of this research is to define the aspects and molecular signature of epidermal to dermal transition of melanoma. . The clinical pathological classification of melanoma shows several limits: first of all, it is not only based on hystopathological features, but also on the characteristics of the patient (anatomical site and age). In addition, a lot of histologic features are shared by different subtypes of melanoma and also by non-tumour component.
The concept of characterization and classification of melanoma subtypes in vivo is expanding due to the potential to achieve relevant prognostic information before tumour excision, and thus influence clinical management and patient’s outcome. In this study we applied non-invasive modern and sophisticated techniques such as dermoscopy and reflectance confocal microscopy for cyto-architectural description.
Different in vivo and ex vivo morphologies have been correlated with different molecular expression. However, no clear identification of molecular signature of melanoma progression has been detected so far in correlation with morphological changes.
In this retrospective phase of this study, a sample of in situ and invasive melanomas has been selected from the archive of the Department of Dermatology of the University of Modena and Reggio Emilia. The criteria for inclusion were the following: tumour thickness lower than 1 mm, availability of complete sets of dermoscopic and confocal images, and the possibility to have enough tissue in order to perform immunohistochemistry analysis. Lesions have been described for their histologic relevant features (ulceration, mitosis, thickness, growth pattern), dermoscopy patterns (pigment network, blue-whitish veil, dots, globules, streaks, vascular structures), confocal aspects (cytology atypia in DEJ, cerebriform and dense nests, pagetoid cells) and immunohistochemical features (describing the expression score of preselected antigens), to operate a further more detailed classification of melanoma subtypes, based on the strong integration of these different methods.
In situ melanomas were characterized by pigment network. With increasing tumour thickness globules and blue colors were detectable upon dermoscopy. A predominance of dendritic cell morphology was visible in thin tumours. Tendency to form aggregates, mainly constituted of large atypical cells, was displayed within invasive melanomas. Some immunohistochemical markers showed changes of expression with tumour thickness in a few cases. This correlation between different dermoscopic and confocal aspects with IHC was enabled to identify the biomolecular features of melanoma subtypes, related with intra-epidermal and dermal growth. Further studies are required in order to identify the panel of useful markers that should be investigated to define the relative risk of tumour progression/recurrence based on melanoma morphology and molecular profile.
Overall, this study represents the basis for a better knowledge of melanoma biology and the integration of confocal microscopy with clinical and histologic aspects may help in identifying and managing distinct tumours.
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