Riassunto analitico
Il carcinoma epatocellulare (HCC) rappresenta il principale tumore maligno primitivo del fegato, la quinta neoplasia più frequente al mondo, la terza causa di morte cancro-relata e la principale causa di morte tra i pazienti cirrotici. L’incidenza annuale del carcinoma epatocellulare è di poco inferiore a 5 casi ogni 100.000 abitanti, mentre arriva fino a 36 casi su 100.000 nei paesi più a rischio, con una chiara predominanza nel sesso maschile, ed in tale contesto la razza nera è colpita circa 3 volte in più rispetto alla caucasica. Questa variabilità di frequenza geografica è probabilmente in relazione con la diversità dei fattori eziologici implicati: età, sesso, fattori genetici, alimentari ed infettivi. In generale il fattore di rischio più significativo risulta essere la cirrosi epatica, specie se secondaria ad infezioni virali o ad abuso di alcol. Lo studio che abbiamo condotto prende in esame 96 pazienti, 69 uomini e 27 donne, in follow-up per epatopatie e conseguente insorgenza di HCC presso l’ ambulatorio epatologico della Medicina I dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena. I pazienti selezionati sono stati analizzati in base ai seguenti parametri: presenza di infezione virale da virus dell’epatite B (HBV) e virus dell’ epatite C (HCV); anno di insorgenza dell’ epatopatia di base, dello sviluppo della cirrosi epatica e data della diagnosi di HCC, in modo da poter calcolare i tempi di latenza fra l’ inizio della malattia di base e lo sviluppo di HCC, ed attribuirvi una corretta interpretazione; metodica diagnostica, numero e dimensioni delle lesioni epatiche e trattamenti terapeutici effettuati sull’ HCC ed in seguito ad eventuali recidive dello stesso; valutazione della gravità dell’ epatopatia di base con lo score Child-Pugg; esami di laboratorio riscontrati alla diagnosi di HCC: valori dei marcatori tumorali Alfa-fetoproteina e CEA, livelli ematici di proteina C reattiva, fosfatasi alcalina, transaminasi epatiche GOT, GPTe GAMMA-GT, albumina e bilirubina, valutazione di PT e PTT, conta di globuli bianchi e piastrine. Infine è stata valutata la presenza o meno di una o più delle seguenti coomorbidità associate alla patologia di base: diabete, ipertensione, dislipidemia, Bronco-Pneumopatia Cronico Ostruttiva, artrosi, insufficienza renale cronica, disfunzioni tiroidee, insorgenza di altri tumori. Sulla base dei dati acquisiti è stata effettuata un’ accurata analisi statistica descrittiva, con effettuazione di diversi test statistici al fine di osservare le differenze fra le variabili; Le variabili continue sono state espresse come media +/- deviazione standard e sono state valutate le differenze nelle medie con il test t di student, infine è stata effettuata l’ analisi della sopravvivenza con le curve di Kaplan-Meier, e successivamente la regressione di Cox sia univariata che multivariata. Tutte le analisi sono state eseguite dal pacchetto statistico STATA13.
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