Riassunto analitico
La tematica delle imposte sui prodotti energetici, ed in particolare sui carburanti, è sempre attuale nello scenario politico italiano per la grande quantità e varietà di interessi che ruotano attorno all'utilizzo di questi prodotti. Lo scopo di questo lavoro è quello di fornire una panoramica completa su questo tipo di imposizione e sulla sua evoluzione anche alla luce delle recentissime novità che riguardano il probabile aumento dell’aliquota iva dal 21 al 22%. Questo lavoro è suddiviso in tre parti. Nella prima parte abbiamo analizzato gli obiettivi di medio e lungo termine delle politiche comunitarie ambientali, energetiche e dei trasporti che incideranno in qualche misura anche sulle imposte sui carburanti, utilizzate sempre più spesso come strumenti di policy per indirizzare il comportamento dei consumatori. La ricostruzione normativa e storica delle imposte che gravano sui diversi tipi di carburanti in Italia ci ha permesso in seguito di approfondire la loro composizione e gli scopi della loro introduzione. In un'ottica comparativa abbiamo così confrontato le accise presenti nel contesto italiano e quelle presenti negli altri stati europei, facendo anche un confronto tra i livelli minimi d’imposizione previsti dalla normativa comunitaria e quelli presenti in Italia. Nella seconda parte di questo lavoro, attraverso l'utilizzo dei micro dati dell’Istat relativi agli anni 2002-2011 abbiamo cercato di descrivere le spese medie per questi prodotti distinguendole per tipologia familiare e per macroaree geografiche, e attraverso il sistema di domanda Almost Ideal abbiamo studiato l'elasticità della domanda dei vari tipi di beni, e particolarmente di quelli energetici, per capire come potrebbero eventualmente evolvere i consumi a seguito di variazioni di prezzo dipendenti da un aggravio delle imposte. Nella terza ed ultima parte, utilizzando i dati Istat sul consumo delle famiglie italiane abbiamo stimato l'incidenza dell'IVA pagata dalle famiglie italiane sul consumo dei carburanti distinguendole per fasce di reddito, e stimando le conseguenze di un eventuale aumento dell'aliquota dal 21% al 22%.
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