Riassunto analitico
L'ipercolesterolemia è un importante fattore di rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare. Ci sono molte evidenze che dimostrano che la riduzione del colesterolo LDL è associata a una significativa riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, sia in prevenzione primaria che secondaria. Le strategie di trattamento per raggiungere livelli ottimali di colesterolo LDL includono entrambi gli interventi sullo stile di vita e misure farmacologiche. L'approccio terapeutico iniziale ai pazienti con ipercolesterolemia include un basso apporto alimentare di colesterolo, grassi insaturi "trans" e un aumento della dieta fibra, associata all'attività fisica. Tuttavia, la compliance dei pazienti a queste raccomandazioni è spesso inadeguata, soprattutto nel medio-lungo termine. Inoltre, alcuni componenti dietetici con presunte attività ipocolesterolemizzanti sono presenti in quantità piccole o funzionalmente insignificanti negli alimenti. Pertanto, negli ultimi anni l'uso di “nutraceutici” (cioè nutrienti e/o composti bioattivi con potenziali effetti benefici sulla salute umana) è diventato molto diffuso. Tali sostanze possono essere aggiunte a alimenti e bevande, o assunti sotto forma di integratori alimentari (preparati liquidi, compresse, capsule). È stato proposto un numero crescente di nutraceutici con una certa attività ipocolesterolemizzante; tuttavia, la ricerca scientifica su alcuni di essi ha prodotto risultati contrastanti ed è stata viziata da limiti metodologici rilevanti. Scopo dello studio: L'attività ipocolesterolemizzante di alcuni nutraceutici (es. fibre, fitosteroli, prodotti a base di soia, riso rosso fermentato e berberina) saranno discussi insieme a: 1) il livello di evidenza sull’efficacia ipocolesterolemizzante che emerge da studi interventistici sull'uomo; 2) i possibili effetti collaterali e rischi associati al loro utilizzo; 3) le categorie di pazienti che trarrebbero beneficio dal loro utilizzo, con riguardo alle fasce superiori di età (>65 anni). Materiali e metodi: Lo studio è stato progettato secondo le linee guida degli elementi di segnalazione preferiti del 2021 per le revisioni sistematiche e la dichiarazione di meta-analisi (PRISMA). A causa del disegno dello studio (meta-analisi), non sono stati richiesti né l'approvazione dell'Institutional Review Board (IRB), né il consenso informato del paziente. Risultati: è evidente una netta diminuzione del colesterolo totale, LDL e un lieve aumento del colesterolo HDL all’interno di tutti i gruppi presi in esame nella nostra meta-analisi. Questa diminuzione sembra essere perfino più marcata all’interno dei Casi che non nei controlli. Discussione: I risultati della presente revisione sistematica e meta-analisi di RCT hanno suggerito che l'integrazione con nutraceutici migliora i livelli dei lipidi plasmatici nella fascia di età >65 aa in maniera migliore che nella popolazione di giovani adulti. Conclusioni: i dati disponibili supportano il razionale per raccomandare l’utilizzo di nutraceutici con i cambiamenti dello stile di vita e una dieta equilibrata come efficace approccio ai pazienti con dislipedemia lieve-moderata con età superiore a 65 anni, come riportato nei diversi studi presi in esame.
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