Riassunto analitico
ABSTRACT Frammentazione ed aspirazione del trombo in corso di embolia polmonare in pazienti che hanno controindicazioni assolute alla terapia trombolitica.
BACKGROUND: la disfunzione del ventricolo destro in corso di embolia polmonare massiva, è spesso associato ad un’alta mortalità. In questi pazienti le possibili opzioni terapeutiche sono la terapia trombolitica o la trombectomia trans-catetere. In pazienti con controindicazioni assolute alla terapia trombolitica, la trombectomia trans-catetere o la trombolisi farmacomeccanica sono gli approcci preferiti. Nel nostro studio sono stati valutati pazienti con embolia polmonare massiva ad alto rischio di morte, sia per segni ecocardiografici di disfunzione del ventricolo destro sia per aumento dei valori di troponina, che presentavano inoltre controindicazioni assolute alla terapia trombolitica. Lo scopo di questo studio retrospettivo è di valutare se il trattamento di trombectomia percutanea trans-catetere da noi eseguito, possa essere associato ad un significativo miglioramento dei parametri clinici ed emodinamici di questi pazienti.
METHODS: abbiamo registrato i parametri clinici ed emodinamici di 16 pazienti (età media 57 +- 18 anni) ricoverati per embolia polmonare massiva al Policlinico di Modena dal 2009 al 2017. Tutti i pazienti presentavano una o più controindicazione alla terapia trombolitica e tra loro erano presenti due donne gravide (tra la dodicesima e la ventiduesima settimana di gestazione). Tutti i pazienti sono stati inizialmente sottoposti a frammentazione meccanica del trombo a livello del tronco dell’arteria polmonare e delle sue principali branche, usando il catetere pigtail; successivamente l’intervento è stato completato andando ad agire sulle arterie lobari e segmentali usando il catetere SpiroflexTM 4 French (Boston ScientificTM) e il sistema AngiojetTM (Boston ScientificTM). Come terapia anticoagulante parenterale è stata utilizzata esclusivamente eparina non frazionata.
RISULTS: dopo la procedura abbiamo osservato un aumento significativo della pressione arteriosa sistolica (da 75 +-7 a 92 +- 11 mmHg; p = 0.001) e una significativa riduzione della pressione arteriosa polmonare (da 37 +- 8 a 29 +- 10 mmHg; p = 0.0001). Inoltre abbiamo osservato un notevole miglioramento dello shock index (da 1,23 +- 0,22 all’inizio della procedura a 0,84 +- 0,25 alla fine). Solamente un paziente è morto durante l’intervento a causa di shock refrattario.
CONCLUSION: nei pazienti affetti da embolia polmonare massiva con assolute controindicazioni alla terapia tromboltica, la procedura che comporta l’iniziale frammentazione del trombo e successiva aspirazione dei coaguli è sicura, efficace, fattibile e rappresenta un sensato approccio.
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Abstract
ABSTRACT
A combined thrombus fragmentation and aspiration technique in massive pulmonary embolisme in patients with absolute contraindications to thrombolysis
BACKGROUND: Right ventricular (RV) dysfunction in massive pulmonary embolism is always associated with a high mortality. Therapeutic options for massive pulmonary embolism are thrombolytic treatment and catheter-delivered thrombectomy. For patients with absolute contraindications to thrombolysis, catheter-directed thrombolysis or pharmaco-mechanical thrombolysis are the preferred approaches.
In our study we evaluated patients with massive pulmonary embolism at high mortality risk, both for echocardiographic sign of RV dysfunction and for troponin elevation, and with absolute contraindications to thrombolysis. The aim of our retrospective study was to evaluate if the percutaneous catheter-directed treatments we performed, were actually associated with an improvement in clinical and hemodynamic parameters.
METHODS:
RESULTS: After the procedure, we observed a significative improvement in systolic blood pressure (from 75 +/- 7 to 92 +/- 11 mmHg; p = 0.001) and a significative reduction in pulmonary artery pressure (from 37 +/- 8 to 29 +/- 10 mmHg; p=0.0001). Moreover, we observed a significative improvement in the shock index (from 1,23 +/- 0,22 at the beginning of the procedure to 0,84 +/- 0,25 at the end). Only one patient died during the interventional procedure for refractory shock.
CONCLUSION: For patients affected by pulmonary embolism, with absolute contraindications to thrombolysis, the combined procedure consisting of thrombus fragmentation and subsequent clots suction is a safe, effective, feasible and reasonable approach.
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