Riassunto analitico
Il presente studio è stato affrontato allo scopo di valutare la prevalenza di patologia arteriosa in una coorte di 76 pazienti asintomatici obesi che sono stati indirizzati alla nostra osservazione da parte di medici di Medicina Generale per appunto lo screening e la prevenzione della malattia arteriosa periferica. La popolazione studiata è costituita da 76 soggetti con BMI superiore ai 30 kg/m2 che non riferiscono alcuna sintomatologia clinica durante la propria vita quotidiana. Dunque, sono stati arruolati soggetti di entrambi i sessi, in particolare 28 maschi e 48 femmina, e di età 19-76 anni. Sono stati selezionati i pazienti privi di sintomi di PAD (Peripheral Arterial Disease o Arteriopatia periferica degli arti inferiori), mentre sono stati esclusi coloro che hanno avuto una precedente storia di malattia cardiovascolare come cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca e ictus, e quelli che non sono stati sottoposti a valutazione vascolare e che non hanno firmato il consenso. Si è basati sull’indagine sui principali fattori di rischio; in particolare; età, sesso, il consumo di alcool, abitudine tabagica, la storia clinica, l’utilizzo di farmaci, obesità familiare, malattie cardiovascolari in famiglia. Tutti i soggetti arruolati venivano infatti sottoposti ad un esame clinico che comprendeva; l’anamnesi, la valutazione antropometrica, un prelievo di sangue per la determinazione dei i parametri biochimici e valutazione vascolare con Ecocolordoppler. Inoltre, è stato valutato lo stato nutrizionale dei pazienti misurando peso, indice di massa corporea (BMI), circonferenza della vita e rapporto vita-fianchi. Il risultato principale di questo studio è la comparsa della malattia periferica subclinica in una popolazione di soggetti giovani obesi. Lo studio ha analizzato la presenza di aterosclerosi subclinica a tutti i livelli dei segmenti vascolari esplorabili con un metodo sistematico e omogeneo. Dunque, questi risultati suggeriscono che il danno vascolare asintomatico può essere presente e interessare diversi vasi. Il fattore di rischio comune in questi soggetti è rappresentato dall'obesità patologica (o paradossa). Pochi studi oltre al nostro studio hanno studiato l'associazione del BMI con misure quantitative della placca carotidea, sebbene non abbiano dimostrato un'associazione significativa. Tuttavia il BMI ha dei limiti, ovvero non riflette infatti la distribuzione del grasso corporeo e non distingue tra grasso e massa magra. La priorità principale dei professionisti di salute, per quanto riguarda tale categoria di pazienti, dovrebbe essere quindi quella di promuovere e facilitare la perdita di peso, come per tutti gli altri soggetti obesi.
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