Riassunto analitico
BACKGROUND: Le fratture di femore sono sempre più frequenti nell’anziano a causa dell’innalzamento dell’età media della popolazione, dell’aumentato rischio di cadute e di una minore resistenza dell’osso per la presenza di osteoporosi. Il tasso di mortalità associato alle fratture di femore nel paziente geriatrico è molto elevato: il rischio di morte in seguito a frattura risulta tre volte superiore rispetto alla popolazione over-65. Le complicanze medico-chirurgiche, associate alla frattura stessa e alle preesistenti comorbilità, sono la causa principale di tassi di mortalità così elevati. Alcune di esse sono di tipo internistico-geriatrico e altre di tipo ortopedico. Le complicanze mediche interessano circa il 20% dei pazienti con frattura di femore. Le più frequenti sono le alterazioni cognitive, il tromboembolismo venoso, la contrazione della diuresi, lo scompenso cardiaco, le infezioni del tratto urinario, la polmonite, l’anemizzazione post-chirurgica, le alterazioni idroelettrolitiche e l’ipoalbuminemia. SCOPO: Valutare l’incidenza dello scompenso cardiaco come complicanza post-chirurgica in una popolazione anziana ricoverata per frattura di femore presso l’Unità Operativa di Ortogeriatria (sottosezione dell’Unità Operativa di Geriatria) del Nuovo Ospedale S. Agostino Estense a Baggiovara e definire le caratteristiche cliniche di tali pazienti. MATERIALI E METODI: Dal giorno 1 settembre 2015 al giorno 1 aprile 2018 sono stati studiati 210 pazienti ricoverati per frattura di femore, di età media 85,6 ± 7,1 anni (84,8 % femmine). Tutti i pazienti sono stati seguiti con il “Protocollo Ortogeriatria”. I dati sono stati analizzati con il programma SPSS® for Windows, versione 25. RISULTATI: L’analisi si riferisce ad un campione di pazienti ortogeriatrici con età media elevata, spesso dementi e con elevate comorbilità. I dati analizzati evidenziano che l’incidenza dello scompenso cardiaco nei soggetti oggetto dell’indagine è pari al 10%. L’età media dei pazienti che sviluppano questa complicanza post-chirurgica risulta essere più alta rispetto a quella del campione. I pazienti che hanno sviluppato scompenso cardiaco nel decorso post-operatorio sono tendenzialmente meno autonomi, hanno una maggiore incidenza di insufficienza renale, ipertensione, cardiopatia aritmica, diabete mellito di tipo II e dislipidemia. Assumono un quantitativo di farmaci elevato, in particolare diuretici. CONCLUSIONI: I pazienti ortogeriatrici che sviluppano scompenso cardiaco come complicanza post-chirurgica dell’intervento di frattura di femore risultano essere meno autonomi e soggetti ad alta mortalità. L’analisi evidenzia l’importanza della messa in atto di strategie preventive e di una corretta valutazione pre-operatoria svolta dall’intero team multidisciplinare.
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Abstract
BACKGROUND: Hip fracture in elderly patients is an increasingly frequent phenomenon due to an increase in the average age of the population, a higher risk of falling and a reduced bone strength owing to the presence of osteoporosis. Mortality risk in hip fracture patients is 3-fold higher than in the age-matched general population. Pre-fracture medical comorbidity and surgical complications are the main causes of such high mortality rates among patients. Some of these are medical and other related to the surgical treatment itself. Around 20% of patients with hip fracture are affected by medical complications. The most frequent ones are cognitive alterations, venous thromboembolism, diuresis contraction, heart failure, urinary tract infections, pneumonia, post-surgical anemia, hydro-electrolytic alterations and hypoalbuminemia.
AIM: To evaluate the incidence of heart failure as a post-surgical complication in an elderly population admitted to the Orthogeriatric Unit (Subsection of the Geriatric Operating Unit) of the “Nuovo Ospedale S. Agostino Estense” in Baggiovara for hip fracture and define the clinical characteristics of these patients.
MATERIALS AND METHODS: From 1 September 2015 to 1 April 2018, 210 patients hospitalized and treated for hip-fracture have been recruited and studied. The average age was 85,6 ± 7,1 (84,6% female). All patients were followed with the "Orthogeriatrics Protocol". The data were analyzed with the SPSS® for Windows program, version 25.
RESULTS: The analysis is based on a sample of orthogeriatric patients. These patients have high average age, high comorbidity and they are often suffering from a form of dementia. The analyzed data show that heart failure involved 10% of the investigated population. The average age of patients who develop this post-surgical complication is higher than that of the sample investigated. Patients who develop heart failure in the postoperative course have reduced autonomy and they have a greater incidence of kidney failure, hypertension, heart arrhythmia, type 2 diabetes mellitus and dyslipidemia. They take high amounts of drugs, especially diuretics.
CONCLUSIONS: Orthogeriatric patients who develop heart failure in the postoperative course have reduced autonomy and high mortality risks. The analysis highlights the importance of implementing preventive measures and making a correct pre-surgical evaluation.
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