Riassunto analitico
L’elaborato, sviluppato nella materia di Diritto dei Trasporti, tratta della clausola C.I.F. Acronimo di Cost, Insurance and Freight, essa è una clausola di vendita internazionale facente parte della raccolta Incoterms© ad opera della Camera di Commercio Internazionale, regolante le obbligazioni tra le parti contrattuali. Il primo capitolo prende le mosse dall’origine della clausola CIF nelle sue due varianti consistenti nella vendita di merci ancora da imbarcare ed in quella della vendita in corso di viaggio. Viene poi dato conto dell’apporto fondamentale dato, nel processo di definizione dei contenuti della clausola, dalle corti inglesi e degli isolati tentativi degli stati nazionali ad una definizione della clausola CIF nei propri ordinamenti. In seguito sono riportate le vicende che hanno portato la Camera di Commercio Internazionale alla redazione del primo formulario contenente le clausole maggiormente utilizzate nel commercio internazionale, gli Incoterms 1936, ed ai suoi successivi aggiornamenti nel ’53, ’67, ’76, ’80, ’90, nel 2000 e nell’ultima versione del 2010. Il primo capitolo si conclude con una analisi dei rapporti tra la normativa Incoterms (e la clausola CIF in particolare) e la Convenzione di Vienna del 1980 (CISG), in quanto fonte primaria della disciplina della vendita internazionale di beni. Il secondo capitolo si occupa della specifica disciplina della clausola CIF, trattando prima le obbligazioni del venditore, che riveste la posizione più onerosa quanto ad adempimenti nel rapporto, e successivamente quelle del compratore. Nello specifico vengono analizzate le obbligazioni del venditore di stipulazione del contratto di trasporto e di assicurazione, di consegna delle merci al vettore marittimo e di trasmissione dei documenti delle merci al compratore con un piccolo approfondimento dedicato alla polizza di carico ed all’utilizzo di possibili documenti alternativi. Viene infine trattata l’obbligazione di sdoganare le merci all’esportazione e di rispetto della normativa in materia di security, in riferimento anche alla posizione del compratore in quanto, seppur riguardante l’importazione, la sua obbligazione appare speculare a quella della controparte. Per quanto riguarda invece le obbligazioni del compratore, viene analizzato il pagamento del prezzo, in riferimento anche al meccanismo di pagamento tramite credito documentario e la ricezione della merce a destino. Il secondo capitolo si chiude infine riportando le principali varianti della clausola CIF e si discute della possibilità di inserire, nel regolamento contrattuale, clausole il cui contenuto è apparentemente inconciliabile con quello di una vendita a condizioni CIF. Il terzo capitolo è dedicato all’inquadramento della clausola CIF nell’ordinamento italiano. Si discute nello specifico prima del tentativo, ad opera di alcuni autori, di identificare quale oggetto di una vendita CIF i documenti in luogo dei beni, successivamente si riportano le opinioni volte ad inquadrare la clausola CIF nella vendita da piazza a piazza, ex art. 1510 comma 2° cod. civ. e nella vendita su documenti ex art. 1527 cod. civ. Viene infine discusso del possibile inquadramento della vendita CIF di merci viaggianti con l’art. 1529 cod. civ. e del suo peculiare regime di trasferimento del rischio. L’elaborato si conclude con il quarto capitolo dedicato al rapporto tra la clausola CIF e la giurisprudenza italiana che la considera come mera clausola di “spesa” anziché di “rischio” e di “consegna”.
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