Riassunto analitico
Tra i molteplici approcci chirurgici al colesteatoma acquisito primario non è stato ancora definito un gold standard, e le procedure effettuate presentano esiti variegati, per cui necessitano di una migliore caratterizzazione. Inoltre, il colesteatoma è una patologia che presenta frequentemente recidive, e le tecniche chirurgiche impiegate rappresentano certamente un fattore determinante per tale aspetto. A tal fine, nel presente studio analizziamo retrospettivamente 111 casi di colesteatoma acquisito primario sottoposti a tre diversi tipi di timpanoplastica: timpanoplastica aperta, timpanoplastica chiusa, timpanoplastica transcanalare endoscopica. Ciascun caso è stato valutato per quanto riguarda l’eventuale realizzazione di mastoidectomia, rimozione della catena ossiculare, numero di sottosedi mucose rimosse. L’efficacia di una scelta terapeutica rispetto ad un’altra è stata valutata al follow-up in base alle caratteristiche endoscopiche della membrana timpanica, a seconda che essa presentasse attico normale, retrazione atticale (che non richiede revisione chirurgica) o recidiva (che richiede revisione chirurgica). Risultati preliminari sembrerebbero indicare che un atteggiamento conservativo nei confronti della mucosa (sia quella mastoidea, sia quella ricoprente la catena ossiculare, sia quella delle sottosedi della cassa timpanica) sia associato a un minor numero di retrazioni atticali e recidive. Per cui, tanto più conservativa sarà la tecnica chirurgica impiegata, e quindi maggiore la preservazione dell’anatomo-fisiologia dell’orecchio, tanto minore sarà la probabilità di ricorrenza durante il follow-up.
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