Riassunto analitico
La costruzione di una Smart City è un problema molto complesso; essa richiede uno sforzo in termini di realizzazione di un profondo processo di trasformazione e innovazione sia di natura materiale sia immateriale, nel modo in cui le persone vivono la città e interagiscono con essa, nel modo di trasformare o progettare gli spazi urbani, nell’economia e nel modo di governare. Tutto ciò permetterà di formare una comunità in grado di vivere e competere nel mondo globalizzato. Tale progetto non si riduce, quindi, solo nel cercare soluzioni tecnologiche e ingegneristiche che portino alla realizzazione di sistemi in grado di gestire tutte le funzioni vitali di una città, ma anche nella volontà di operare in modo interdisciplinare per dar vita ad una nuova realtà sociale. In altri termini l’obiettivo è quello di creare delle comunità con nuovo DNA, figlio della Social Innovation. Saranno comunità che si ergeranno su principi quali: condivisione dei valori etici, una democrazia partecipata, e la capacità di servirsi delle innovazioni tecnologiche offerte dalla scienza. Per raggiungere tale obiettivo è necessario possedere una visione strategica complessiva del problema, che sia sistematica nella realizzazione dei progetti e degli interventi, coadiuvata dalla presenza di una governance efficace basata sul coinvolgimento di tutti gli attori interessati. Gli ambienti urbani saranno, con il passare del tempo, i luoghi protagonisti dei più profondi cambiamenti che si verranno a configurare negli anni avvenire. Raggiungere la sostenibilità ambientale, così come l’integrazione culturale e sociale delle diverse etnie che si ritroveranno a vivere a stretto contatto, sarà una delle più grandi sfide dei prossimi anni. Tutto ciò vedrà come principali attori all’interno delle città le politiche attuate. Esse stanno diventando sempre più i responsabili: della qualità della vita, della sicurezza dei cittadini, della sostenibilità ambientale e della protezione data dal welfare. Tutto ciò genera a sua volta un elevato grado di competizione tra le città, al fine di attirare a se gli insediamenti produttivi più innovativi. L’aspetto economico legato alle Smart Cities è prevalentemente qualcosa di difficilmente misurabile in termini numerici, in quanto alcuni aspetti positivi delle politiche che favoriscono le Smart Cities sono difficilmente monetizzabili (qualità della vita, ad esempio). In ogni caso la valutazione dei benefici economici richiede una visione temporale molto ampia. Tramite il sistema di governance si avrà un modello decisionale di tipo partecipativo, che vedrà al centro dell’attenzione non solo i singoli cittadini ma anche gli altri stakeholders che hanno interesse nello sviluppo cittadino. Per favorire questa partecipazione allargata l’amministrazione pubblica dovrà necessariamente rivedere i propri sistemi comunicativi e favorire al tempo stesso la partecipazione dei diversi attori. L’aspetto della mobilità, avrà una certa rilevanza, poiché grazie alle manovre in questo settore si riuscirà ad operare significativi cambiamenti ad una vasta parte della Smart City, cambiamenti che andranno a toccare l’aspetto sociale e quello ambientale. La sostenibilità ambientale è spesso la protagonista di qualsiasi dibattito sulle Smart Cities, questo è dovuto e ad un crescente interesse rivolto al rispetto della natura e ad un progressivo impoverimento delle risorse del nostro pianeta. Analizzando l’aspetto sociale , vedremo come l’avvento della città smart generi un cambiamento profondo di quelle che saranno le politiche di welfare nei confronti dei cittadini. La smart city creerà degli smart citizens, i quali avranno nuove necessità e disporranno di nuovi strumenti con un enorme potenziale, al cui uso dovranno essere istruiti.
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