Riassunto analitico
La tesi riguarda la Legge n.38/2010 (Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore) e descrive le principali modifiche apportate nel trattamento del dolore severo, nonché analizza i risultati raggiunti a tre anni dalla promulgazione della legge. Il primo capitolo è focalizzato sulle modifiche normative che dalla Legge n .685/1975, primo riferimento legislativo italiano, si sono susseguite fino ad oggi, riguardo l’utilizzo degli stupefacenti nella terapia del dolore in Italia. Notevole importanza è relativa al DPR 309/90, il Testo Unico che regolamenta le sostanze stupefacenti impiegate in terapia, ed alle sue modifiche ed integrazioni, con riferimenti alla Legge n.12/2001, alla Legge n.49/2006, modificata con la Legge n.79/2014, all’Ordinanza Ministeriale 16 Giugno 2009 e alla Legge 38/2010, di cui vengono illustrati i punti salienti. Il secondo capitolo riguarda le sostanze impiegate nella terapia del dolore: gli antiinfiammatori non steroidei, di cui viene analizzata sinteticamente l’attività farmacologica e gli effetti collaterali, ed i medicinali oppioidi. Dopo una breve introduzione circa la natura chimica di questi composti, vengono spiegate la farmacocinetica e l’attività farmacodinamica sui vari tipi recettoriali degli oppioidi e quindi descritti i medicinali utilizzati in terapia con una distinzione fra oppioidi forti (morfina, fentanil, buprenorfina, metadone, idromorfone, ossicodone ed associazioni) ed oppioidi deboli (tramadolo, codeina ed associazioni). Viene inoltre descritto il possibile utilizzo dei derivati della cannabis nella terapia del dolore. Il terzo capitolo descrive la gestione in farmacia delle sostanze e dei medicinali oppioidi ad azione analgesica impiegati in terapia, secondo quanto previsto dal DPR 309/90 e successive modifiche ed integrazioni. Viene analizzato come la farmacia si approvvigiona delle sostanze e medicinali tramite buono-acquisto, come ne gestisce il carico tramite un registro apposito e come dispensa i farmaci in funzione della loro classificazione, stabilita dalla norma in base, alla pericolosità. In particolare si evidenzia come le modifiche alla norma abbiano semplificato l’accesso ai medicinali per la terapia del dolore in termini di misure di prescrizione e dispensazione da parte del medico e del farmacista. L’ultima parte è relativa alle sanzioni previste per gli illeciti in materia di stupefacenti. Il quarto ed ultimo capitolo è relativo a notizie di farmacoeconomia riguardo alla terapia del dolore in termini di dati di prescrizione ed utilizzo dei farmaci. Viene analizzata la Relazione Annuale al Parlamento prevista dalla Legge n.38/2010 in base alla quale si evidenzia come la prescrizione di oppioidi forti sia aumentata a partire dal 2010, a differenza di quanto accade per gli oppioidi deboli che rimangono scarsamente utilizzati a discapito di farmaci antiinfiammatori non steroidei che sul mercato italiano giocano ancora un ruolo preponderante. L’ultima parte del capitolo evidenzia i punti da migliorare relativamente alla terapia del dolore e i progetti messi in atto per far sì che l’impatto delle novità in campo legislativo trovi un riscontro nella pratica clinica. Le conclusioni mettono in luce come i risultati relativi al maggiore impiego di farmaci oppioidi, le sostanze di elezione previste dalle linee guida dell’OMS per trattare il dolore nelle sue varie forme, siano in parte raggiunti e come tuttavia l’abuso di farmaci antiinfiammatori sia troppo elevato, tanto da posizionare l’Italia ancora agli ultimi posti in Europa nel trattamento del dolore con oppioidi.
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