Riassunto analitico
La Leucemia Linfatica Cronica (LLC) è il tipo di leucemia più frequente nell’adulto; è una malattia linfoproliferativa caratterizzata dall’espansione clonale di linfociti B CD19+, CD23+ e CD5+ che si accumulano nel sangue, nel midollo osseo e negli organi linfoidi. La malattia ha un decorso clinico fortemente eterogeneo che va da forme indolenti a forme più aggressive che necessitano di trattamento precoce e caratterizzate da frequenti recidive. Tra le caratteristiche della malattia uno degli aspetti cruciali riguarda lo stato di immunodeficienza dei pazienti affetti da LLC, legato ad alterazioni dell’immunità innata e dell’immunità adattativa mediante meccanismi piuttosto complessi che tendono ad amplificare questo stato di immunodeficienza. Questo porta a un maggior rischio infettivo che viene contrastato mediante la somministrazione di vaccini; tuttavia, molti di quelli disponibili finora risultano avere un’efficacia ridotta nei pazienti con LLC rispetto alla popolazione generale avente un sistema immunitario efficiente, compresi i vaccini sviluppati per far fronte alla pandemia di COVID-19. L’obiettivo di questo studio è valutare la risposta umorale e cellulare nei pazienti con LLC dopo la somministrazione del vaccino BNT162b2 (Pfizer-BioNTech). I pazienti sono suddivisi in due gruppi principali, ovvero pazienti naive, mai sottoposti a trattamento, e pazienti trattati con Ibrutinib. I pazienti reclutati per lo studio, che non hanno mai contratto l’infezione, hanno ricevuto le due dosi di vaccino BNT162b2 e sono stati prelevati campioni di sangue prima della somministrazione della prima dose e un mese dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino in modo da analizzare le cellule mononucleate nel sangue periferico. Le cellule mononucleate sono state isolate mediante centrifugazione in gradiente di densità per poi essere crioconservate per mantenere l’integrità del campione. Tramite metodica CLIA (Chemiluminescence Immunoassay) è stata valutata la risposta anticorpale IgG anti-SARS-CoV-2 su campioni di siero. Infine, tramite Cytokine Secretion Assay (CSA) è stata analizzata la risposta T cellulare in termini di produzione di citochine in risposta a un antigene specifico. I risultati mostrano una maggiore risposta anticorpale nei pazienti con LLC che hanno completato il loro ciclo di trattamento rispetto ai pazienti non trattati o coloro in corso di trattamento con Ibrutinib. Per quanto riguarda la risposta T cellulare, sia nei pazienti naive che in quelli trattati con Ibrutinib la stimolazione con i peptidi S, S1 e S+ di SARS-CoV-2 ha prodotto un incremento nella secrezione di TNFα e IFNγ, ma questo incremento è risultato essere indipendente dalla somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2. Per concludere, questo studio mostra come nei pazienti con LLC la somministrazione del vaccino BNT162b2 porta a un tasso di sieroconversione significativamente inferiore rispetto agli individui sani. Questo studio ha confermato come nei pazienti con LLC vi sia un’alterata risposta umorale e cellulare alla vaccinazione anti SARS-CoV-2. In particolare, la risposta T cellulare in seguito alla somministrazione del vaccino sembra essere inferiore rispetto alla popolazione generale a causa delle caratteristiche della LLC, ma anche a causa delle terapie immunosoppressive a cui sono sottoposti questi pazienti, come evidenziato dalla risposta T inferiore nei pazienti in trattamento con Ibrutinib rispetto al gruppo di pazienti naive. Sono necessari ulteriori studi per stabilire con maggiore certezza il ruolo della risposta T cellulare dopo la vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nei pazienti con LLC.
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