Riassunto analitico
La nascita del Pacchetto Igiene e del Reg. CE n°2073/2005, nel campo della produzione alimentare, ha segnato una svolta in Italia. Il processo comincia nel 1997 con il decreto legislativo n°155 sull'autocontrollo, implementato nel Regno Unito nel 1990 attraverso il Food Safety Act. Questo atto giuridico è stato sviluppato attraverso le regole base contenute all’interno dello standard HACCP. Dal 1990 le catene di distribuzione britanniche (retailers) hanno così avviato un crescente interesse verso maggiori responsabilità su tutta la linea produttiva agro-alimentare finché, nel 1998, nasce un protocollo ad hoc, denominato British Retail Consortium. Questo protocollo ha permesso, similmente all’azione di un “timbro” di approvare i prodotti alimentari ritenuti idonei e compatibili. Il protocollo è oggi noto come BRC Global Food Standard. Dopo la nascita di BRC, anche i retailers francesi e tedeschi hanno creato standard equivalenti, ovvero l’International Food Standard (IFS). Nasce così un nuovo approccio più specifico per il settore alimentare, al quale viene richiesta una applicazione rigorosa di criteri volti a garantire “sicurezza, qualità e legalità dei prodotti alimentari.
Da alcuni decenni possiamo osservare una continua crescita della consapevolezza nei consumatori, concetto che determina, di conseguenza, un aumento esponenziale di richieste specifiche ai rivenditori, così come ai produttori. Al fine di soddisfare le esigenze e le necessità di tutti gli attori, gli standard internazionali come IFS stanno oggi permettendo, a tutte le medie e grandi imprese, di crescere e migliorare assieme ad un mercato in continua evoluzione.
Questo elaborato di tesi prenderà in considerazione, infatti, il nuovo aggiornamento dello standard IFS, versione 7 del 2021, descrivendo e dettagliando le nuove richieste che vengono poste al mercato agro-alimentare e come, in particolare, una azienda di torrefazione del caffè si è adeguata ai relativi nuovi requisiti.
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