Riassunto analitico
Introduzione La pandemia da COVID-19 ha causato in Italia 17.809.934 milioni di casi e 167.658 decessi (dati al 17/06/2022). Fattori coinvolti nella risposta immunitaria potrebbero incidere sull’insorgenza e sull’evoluzione dell’infezione da SARS-CoV-2. Questo studio caso-controllo si propone di valutare le possibili associazioni tra fattori socio-demografici e occupazionali, dati clinico-anamnestici, biochimici e infezione da SARS-CoV-2, valutata attraverso la risposta anticorpale anti-SARS-CoV-2, in una popolazione delle province di Modena e limitrofe composta principalmente da lavoratori.
Materiali e metodi Sono stati arruolati individui sottopostisi volontariamente a screening sierologico per la ricerca di anticorpi anti-SARS-CoV-2. Sono stati selezionati soggetti con positività anticorpale per IgM e/o IgG (casi) e stesso numero di individui negativi agli stessi test (controlli), appaiati per sesso e per età. Parametri come vitamina D/B9/B12, trigliceridi, colesterolo LDL/HDL/totale, Zn, Fe, Cu, Cr, Ni sono stati dosati su campioni ematici. Sono stati inoltre dati socio-demografici, clinico-anamnestici e occupazionali ottenuti tramite la somministrazione telefonica di un questionario creato ad hoc.
Risultati Sono stati arruolati un totale di 405 soggetti, 166 casi con un'età media di 50,6±12,4 anni di cui 71 (42,8%) uomini e 95 (57,2%) donne e 239 controlli (età media 50,8±11,7 anni), 106 (44,3%) uomini e 133 (55,7%) donne. Si evidenzia una minor concentrazione di folati nei casi rispetto ai controlli e una maggior concentrazione di trigliceridi. La percentuale di soggetti fumatori è significativamente inferiore nei casi (12,7%) rispetto ai controlli (20,6%). La percentuale di soggetti diabetici è maggiore nei casi rispetto ai controlli (2,4% vs 0,8%). Viceversa, la percentuale di soggetti affetti da patologie respiratorie è maggiore nei controlli rispetto ai casi (12,6% vs 9,7%). I livelli di Cu, Fe e Zn rientravano nei range di normalità e non mostravano differenze tra casi e controlli. Una concentrazione mediana più elevata di Cr (0,70 vs 0,63 μg/l) è stata osservata nei casi di sesso maschile rispetto ai controlli.
Conclusioni Le analisi suggeriscono una possibile associazione tra folati, abitudine tabagica, e l’infezione da SARS-CoV-2 valutata tramite la risposta anticorpale. Un recentissimo articolo dimostra che l’acido folico antagonizza una proteina nucleocapsidica di SARS-CoV-2. Quanto al tabagismo, altri studi riportano un numero sorprendentemente basso di fumatori tra i pazienti affetti da COVID-19, sebbene il dato sia controverso per l’elevato numero di potenziali fattori confondenti. Il fatto che i casi tendono ad abitare più spesso in città o in una zona industriale rispetto ai controlli suggerisce che ci possa essere una relazione tra l’inquinamento e la densità abitativa e la probabilità di contrarre l’infezione.
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