Riassunto analitico
Il virus Sars-Cov2 è l’agente eziologico alla base della malattia identificata con il termine Covid-19 (coronavirus disease 19). Il contagio si è manifestato inizialmente nella città di Wuhan,provincia di Hubei, in Cina, l'8 dicembre 2019, causando diversi casi di polmonite interstiziale a eziologia non nota. Alcuni dei pazienti che per primi hanno manifestato la sintomatologia correlata ad infezione da Sars-Cov2 avevano frequentato il mercato di Wuhan, nel quale erano venduti anche animali vivi, per cui si è pensato ad un possibile meccanismo di spill over virale. Nel corso della pandemia sono state vagliate e approfondite varie ipotesi circa la diffusione di Sars-Cov2, una tra queste prende in considerazione la possibilità che il virus possa essere sfuggito al controllo umano in un laboratorio di Wuhan, e quindi essersi diffuso mediante un operatore infetto o un oggetto contaminato. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) l’11 marzo 2020dichiara la pandemia da Sars-Cov2Il virus Sars-Cov2 è un virus a RNA, facente parte della famiglia dei Coronavirus, che causa abitualmente malattie delle alte vie respiratorie come il comune raffreddore. I fattori di rischio per lo sviluppo della forma grave della covid-19 risultano essere l’età superiore ai 70 anni, sesso maschile, BMI elevato e morbosità cardio-respiratorie. La trasmissione si verifica tramite inalazione o contatto diretto con droplets di soggetti precedentemente infettati; l’infezione può evolvere in un quadro sintomatologico assente, lieve-moderato o grave.I soggetti, a seguito dell’infezione, sviluppano una risposta immunitaria sia cellulare che umorale, per quanto riguarda quest’ultima sono stati messi a punto test sierologici in grado di ricercare anticorpi IgM e IgG. .L’obbiettivo dello studio è analizzare e categorizzare i fattori clinici e biologici che influenzano i meccanismi d’infezione, condurre un’analisi epidemiologica riguardante la diffusione del virus nella popolazione di donatori Avis della provincia modenese e, inoltre, valutare la durata degli anticorpi IgG specifici contro il Sars-Cov2 nei loro sieri e la correlazione di quest’ultimi con quelli indotti dalla vaccinazione anti-Sars-Cov2.Nello studio è stata analizzata una coorte di 908 donatori Avis della provincia di Modena che, aderendo alla campagna di screening, dopo essere stati debitamente informati e aver firmato un consenso informato completo, si è sottoposta a un test sierologico qualitativo risultato positivo per la presenza di anticorpi IgG contro il Sars-Cov-2. Sui campioni di sangue di questi soggetti il laboratorio trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero di Modena ha eseguito un test quantitativo per dosare il titolo anticorpale. Presso l’Unità di Gastroenterologia dell’Azienda i donatori, in seguito all’intervista, sono stati sottoposti ad un tampone oro-rino-faringeo, processato con tecnica molecolare RT-PCR, al fine di distinguere un’infezione pregressa da una in corso. Inoltre, ad aprile 2022 i donatori risultati precedentemente positivi al tampone molecolare sono stati sottoposti a un nuovo dosaggio del titolo anticorpale. I risultati analizzati con metodi statistici, suggeriscono la presenza di fattori correlati alla possibilità di sviluppare forme paucisintomatiche o asintomatiche e come l’ambiente lavorativo e familiare sono risultati essere i principali ambienti di contagio. L’analisi epidemiologica ha messo in evidenza come l’infezione da Sars-Cov2 si sia manifestata in maniera eterogena in tutta la provincia. Dai dati risulta che la copertura anticorpale post-infezione ha una durata media di circa sei mesi, in alcuni casi è risultata inferiore; inoltre, la presenza di anticorpi anti-Sars-Cov2 non risulta proteggere nei confronti di una possibile reinfezione. L’infezione da Sars-Cov2 presenta un decorso clinico estremamente variabile nella popolazione, influenzato da vari fattori predisponenti.
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