Riassunto analitico
BACKGROUND: L'ipertensione arteriosa polmonare (PAH) è una complessa e severa condizione clinica associata ad elevata mortalità, caratterizzata da un' ipertensione polmonare precapillare con PAWP <15 mmHg e PVR > 3 WU. Questa condizione determina un progressivo aumento delle resistenze vascolari polmonari e successivamente un'insufficienza ventricolare destra. tra i vari fattori prognostici, la funzione sistolica del ventricolo destro (RV) assume un ruolo determinante. La contrattilità e il carico di lavoro sono calcolati dall'indice di lavoro del ventricolo destro (RVSWI), ottenuto mediante cateterismo cardiaco destro (RHC). Poiché RVSWI riflette il carico di lavoro del ventricolo destro (RV), la nostra ipotesi è che i pazienti affetti da PAH con una maggiore capacità di carico di lavoro del ventricolo destro RV e dunque da un RVSWI più alto possano avere una prognosi migliore. METODI: Il presente studio ha valutato il valore prognostico della RVSWI e di altre variabili cliniche ed emodinamiche in una coorte di pazienti con PAH. L'unico end-point considerato era la mortalità per tutte le cause. RISULTATI: è stata eseguita una revisione retrospettiva dei registri e sono stati valutati 106 pazienti consecutivi (età media: 59,5 ± 17,5 anni; 64 [60,4%] donne) con PAH. Durante un follow-up mediano di 62 mesi, 55 pazienti (51,9% dell'intera popolazione) sono morti. Secondo la nostra ipotesi, i pazienti sopravvissuti avevano un RVSWI più elevato rispetto a quelli deceduti (19,6±3,5 vs. 15,8.±4,8 g/m2/battito; p=0,01). L'RVSWI è risultato un determinante significativo della mortalità per tutte le cause (HR invertito=1,125; 95%CI: 1,095-1,165; p=0,0001). Per ogni aumento di 1 g/m2/battito di RVSWI, il rischio di morte è diminuito del 12,5%. Altri parametri prognostici indipendenti sono stati: Classe funzionale WHO (HR=2,208; 95%CI:1,686-3,228; p=0,001); pressione media dell'arteria polmonare (HR=1,089; 95%CI:1,058-1,129; p=0,01); pressione atriale destra media (HR=1,065; 95%; CI:1,025-1,095; p=0,03) e indice cardiaco (HR invertito=1,052; 95%CI:1,015-1,088; p=0,04). CONCLUSIONE: Lo studio dimostra l'importanza prognostica della funzione sistolica del ventricolo destro RV nei pazienti con PAH, stabilendo un'associazione significativa tra mortalità per tutte le cause e RVSWI. I risultati dello studio, infatti, hanno dimostrato che un aumento del RVSWI è associato ad una prognosi migliore e ad un ridotto rischio di mortalità. Inoltre fornisce un valore prognostico incrementale rispetto ad altri noti predittori clinici ed emodinamici di mortalità. Dallo studio si evince come la RVSWI possa costituire un parametro prezioso per la stratificazione del rischio di questi pazienti.
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Abstract
BACKGROUND:Pulmonary arterial hypertension (PAH) is a complex and severe clinical condition associated with high mortality, characterized by precapillary pulmonary hypertension with PAWP <15 mmHg and PVR > 3 WU. This condition determines a progressive increase in pulmonary vascular resistance followed by right ventricular failure. Among the various prognostic factors, right ventricular (RV) systolic function plays a crucial role. Contractility and workload are calculated by the right ventricular work index (RVSWI), obtained by right heart catheterization (RHC). Because RVSWI reflects the right ventricular (RV) workload, our hypothesis is that PAH patients with higher RV right ventricular workload capacity and therefore higher RVSWI can have a better prognosis.METHODS: The present study assessed the prognostic value of RVSWI and other clinical and hemodynamic variables in a cohort of PAH patients. The only considered end-point was all-cause mortality.
RESULTS: A retrospective record review was performed, and 106 consecutive patients (mean age: 59.5 ± 17.5 years; 64 [60.4%] women) with PAH were evaluated. During a median follow-up of 62 months, 55 patients (51.9% of the entire population) died. According to our hypothesis, patients who survived had higher RVSWI than those who died (19.6 ±3.5 vs. 15.8±4.8 g/m2/beat; p=0.01). RVSWI resulted a significant determinant of all-cause mortality (inverted HR=1.125; 95%CI: 1.095-1.165; p=0.0001). With every 1 g/m2/beat increase of RVSWI, the risk of death decreased by 12.5%. Other independent prognostic parameters were: WHO functional class (HR=2.208; 95%CI:1.686-3.228; p=0.001); mean pulmonary artery pressure (HR=1.089; 95%CI:1.058-1.129; p=0.01); mean right atrial pressure (HR=1.065; 95%; CI:1.025-1.095; p=0.03) and cardiac index (inverted HR=1.052; 95%CI:1.015-1.088; p=0.04).
CONCLUSION:The study shows the prognostic importance of RV right ventricular systolic function in patients with PAH, establishing a significant association between all-cause mortality and RVSWI. In fact, the results of the study showed that increased RVSWI is associated with a better prognosis and reduced risk of mortality. It also provides incremental prognostic value compared with other known clinical and hemodynamic predictors of mortality. From the study, it is evident that RVSWI can be a useful parameter for risk stratification of these patients.
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