Riassunto analitico
La sindrome dell’ovaio policistico è il disordine endocrino più frequente tra le donne a livello mondiale. L’eziologia di questa patologia ancora non è ben definita dato che molti dati suggeriscono un’origine multifattoriale. È caratterizzata da almeno due dei seguenti elementi: aspetto policistico delle ovaie, iperandrogenismo clinico e bioumorale, oligo/anovulazione. Recentemente, nelle pazienti affette da PCOS, si è osservata una maggiore frequenza di insulino-resistenza e obesità rispetto alla popolazione generale. L’assetto metabolico della paziente riveste perciò un ruolo determinante nella PCOS e, oltre ad inquadrare l’insulino sensibilità con l’HOMA index, recentemente è stato introdotto anche il calcolo dell’indice HIE (Hepatic Insulin Extraction) che si basa sul ruolo dell’attività epatica nel controllo della insulinemia. Tra le pazienti che sono giunte all’Ambulatorio del Centro di Ginecologia Endocrinologica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sono stati analizzati gli esami e gli aspetti clinici di un gruppo di 53 pazienti con PCOS secondo i criteri di Rotterdam e con obesità (BMI> 28) Il presente studio ha valutato le caratteristiche dell’insulino-resistenza e del HIE in relazione ad alcuni parametri ormonali e metabolici di base tra cui l’insulina, la risposta insulinica all’OGTT, la funzione epatica e anche alcuni rilievi anamnestici come la presenza di diabete in famiglia. Le pazienti sono state suddivise in gruppi in base ad alcuni criteri clinici, quali famigliarità al diabete, risposta all’OGTT ed insulina di base e sono stati confrontati i parametri ormonali e le curve insuliniche dell’OGTT e del HIE index. Sulla base dei dati raccolti, in linea con quanto presente in letteratura, è stata confermata l’importanza dell’impatto dell’assetto metabolico della paziente sul quadro di PCOS, sottolineando la stretta correlazione tra insulino-resistenza, peso corporeo e familiarità al diabete nelle pazienti PCOS sovrappeso od obese. In aggiunta a ciò, nelle nostre pazienti PCOS obese è stata evidenziata la stretta connessione tra la famigliarità al diabete in combinazione con l’alterata risposta insulinica all’OGTT e i livelli di transaminasi epatiche elevate, indice di sofferenza epatica ed aumentato rischio di NAFLD. In conclusione i nostri dati sottolineano ancora una volta la centralità della valutazione della funzione metabolica, epatica assieme a quella ormonale, integrata al rilievo anamnestico della famigliarità al diabete.
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