Riassunto analitico
Lo scopo di questa tesi è quello di studiare l’evoluzione della complessità lessicale nei testi scritti dei bambini di scuola primaria. In particolare, la ricerca sperimentale svolta mira ad indagare la sofisticazione lessicale, cioè la frequenza d’uso delle parole fondamentali e di quelle di rare nei testi prodotti dai bambini monolingui e multilingui delle classi III, IV e V partecipanti, sia sperimentali che di controllo. La presente tesi è divisa in cinque capitoli, in ciascuno dei quali è trattato un differente aspetto dell’argomento scelto. Nei primi tre capitoli si spiegano le nozioni teoriche su cui si basa la ricerca. Il primo capitolo descrive le caratteristiche del lessico in tutte le sue accezioni; le stratificazioni del lessico, dal punto di vista etimologico e dal punto di vista della frequenza delle parole; l’uso delle Indicazioni Nazionali 2012 e del quadro di riferimento INVALSI, come strumenti di lavoro e di riflessione sul lessico. Il secondo capitolo tratta lo sviluppo del lessico nei bambini attraverso la presentazione e il confronto delle teorie di alcuni studiosi del Novecento ed approfondisce le tappe principali con cui i bambini acquisiscono la loro prima lingua ed apprendono le seconde lingue. Il terzo capitolo spiega il significato della complessità lessicale, descrivendo nel dettaglio le sue dimensioni principali, ossia la diversità, la densità e la sofisticazione. In particolare, per quanto riguarda la sofisticazione lessicale, si definiscono le sue caratteristiche principali e le differenti modalità per misurarla in modo efficace. Inoltre, si presentano alcune ricerche internazionali svolte sulla sofisticazione lessicale nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, a supporto della validità e dell’importanza di svolgere studi approfonditi su questo ambito. Nel quarto e nel quinto capitolo, invece, si presenta la ricerca sperimentale svolta attraverso il progetto “Osservare l’interlingua” in diverse scuole primarie del comune di Reggio Emilia. Il quarto capitolo, dopo la definizione degli obiettivi e delle fasi del percorso, illustra la metodologia dell’indagine condotta, descrivendo il campione analizzato, la raccolta dei dati, la standardizzazione dei testi narrativi prodotti dai bambini ed i differenti strumenti utilizzati durante l’analisi lessicale. Il quinto capitolo analizza i dati ottenuti, presentando i risultati attraverso l’utilizzo di grafici e tabelle. L’indagine sullo sviluppo della sofisticazione lessicale nei bambini si è svolta mettendo a confronto prima le classi sperimentali e quelle di controllo, poi le classi III, IV, V ed infine, i bambini monolingui e multilingui. Ogni volta sono stati presi in esame le quattro fasce di frequenza del vocabolario (prFO, prAU, prAD e NOVdB), il vocabolario comune e quello raro (<4k e >4k) e la scala olistica del Quadro Comune Europeo. Analizzando i dati della ricerca, si è osservato che le classi sperimentali hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelle di controllo, anche se le differenze tra i due gruppi indagati risultano essere limitate, perché il progetto “Osservare l’interlingua” voleva migliorare soprattutto le competenze di scrittura di un testo narrativo, mentre le competenze lessicali venivano affinate solo implicitamente. Inoltre, l’indagine aveva come obiettivo principale lo studio della sofisticazione lessicale e, a questo proposito, si è notato che i bambini delle classi sperimentali e di quelle di controllo per scrivere i loro testi utilizzano soprattutto parole riconducibili al vocabolario fondamentale, mentre le parole sofisticate vengono impiegate meno frequentemente. Gli stessi risultati sono stati confermati anche dagli esiti dei confronti tra le classi III, IV, V e tra i bambini monolingui e quelli multilingui.
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