Riassunto analitico
La presente tesi tratta principalmente della dichiarazione non finanziaria (DNF), cioè un insieme di informazioni che certe categorie di imprese italiane sono tenute a fornire nella propria relazione sulla gestione o in un documento appositamente redatto. Quest’obbligo è stato introdotto dal Decreto Legislativo 254 del 2016, il quale ha recepito in Italia la Direttiva 2014/95/UE; quest’ultima ha modificato a sua volta una precedente Direttiva europea ed entrambe prevedono indicazioni similari per tutti i paesi comunitari. Il focus dell’elaborato è stato quindi posto sulla revisione della dichiarazione stessa, in quanto è proprio questo passaggio (oltretutto obbligatorio nel nostro Paese) che permette di aumentare l’attendibilità delle informazioni fornite nel documento e di rafforzare la fiducia che i portatori di interesse ripongono nell’impresa a seguito di questa ulteriore verifica, la quale è effettuata da un revisore esterno e indipendente; a questo proposito è stata quindi inserita la descrizione di una caso pratico di revisione non finanziaria, svolta sulla DNF del Gruppo MARR. La tesi si apre con una presentazione della materia trattata e un’introduzione agli scopi del lavoro svolto, il quale ha approfondito diverse posizioni e previsioni tecnico/giuridiche a riguardo degli aspetti non finanziari delle imprese, oltre a delineare la profonda importanza di questa tematica, soprattutto in risposta alle nuove sfide alle quali l’economia si trova davanti negli ultimi anni. Successivamente è stato definito il concetto di informazioni non finanziarie (e del loro ruolo nella comunicazione delle imprese) ed è stata ripercorsa la storia dell’evoluzione della responsabilità sociale d’impresa, una materia di studio che si è sviluppata soprattutto nel ‘900; è stato quindi affrontato il d. lgs. 254/2016, la norma che stabilisce appunto tutto ciò che riguarda gli obblighi collegati alla dichiarazione non finanziaria: è stato quindi evidenziato, ad esempio, chi è tenuto a redigerla, quale informazioni sono richieste, come dev’essere pubblicata e cos’è previsto riguardo la sua revisione. Ci si è poi spostati, da un lato, sull’analisi degli standard richiesti per la redazione della propria dichiarazione non finanziaria (soffermandoci soprattutto sui GRI Standards, nettamente i più diffusi e applicati a livello globale) e, dall’altro lato, sulla presentazione dello standard utilizzato per l’assurance dei documenti non finanziari, cioè l’ISAE 3000, prestando particolare attenzione alla distinzione tra l’assurance di tipo limited e quella di tipo reasonable. Successivamente alla valutazione del framework nel quale ci si colloca è stato analizzato lo stato attuale della situazione italiana, considerando gli ampi studi di due Osservatori specializzati, e delineando un quadro della rendicontazione non finanziaria nel nostro Paese, sia per quanto riguarda gli aspetti quantitativi (ad esempio quante imprese hanno pubblicato la dichiarazione non finanziaria e qual è stata l’ampiezza della stessa) che qualitativi (entrando nel merito delle effettive performance socio-ambientali delle società tenute alla redazione della DNF); infine è stato presentato il processo di assurance della dichiarazione non finanziaria del Gruppo MARR, indicando quali sono state le fasi che hanno caratterizzato la sua revisione e le verifiche maggiormente rilevanti che sono state svolte. La tesi si è quindi conclusa con la valutazione di quali impatti potrà avere il COVID-19 sulla rendicontazione non finanziaria oltre a quali potrebbero essere le dimensioni dell’obbligo della redazione della DNF utilizzando criteri differenti rispetto a quelli del Decreto, terminando poi con la proposta di alcune indicazioni per il possibile miglioramento di questa materia in futuro.
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Abstract
This thesis studies the Non-Financial Report, called in Italian “Dichiarazione Non Finanziaria” or “DNF”, which is a set of information that certain companies in Italy need to publish each year. This disclosure has been introduced by the Legislative Decree 254/2016, which transposes the Directive 2014/95/UE; this legislative measure has modified a past European Directive, giving a similar framework for all the Countries of the EU. The dissertation is particularly focused on the assurance of the Non-Financial Reports, a verification that is carried out by an independent auditor and which can increase the reliability of the document and the trust in the company; it has also been included a real case, describing the non-financial audit conducted on MARR Group.
The first part of the thesis presents the main purposes of the analysis and introduces the importance of this matter in our economy, in particular regarding the challenges of these years; then the concept of non-financial information has been defined, along with a brief recap of the history of the Corporate Social Responsibility (CSR).
The Legislative Decree 254/2016 has been analyzed in all its parts, showing the implications deriving from it, and the main non-financial standards have been presented: in this case on one side we showed the GRI Standards and other non-financial reporting standards while, on the other side, we analyzed the ISAE 3000, which is the standard used for non-financial audit.
Then we reviewed the studies of two Italian observatories and painted the current situation of the non-financial reporting in Italy after the effects of the Legislative Decree 254/2016; finally, we presented the process that has been followed in order to audit the Non-Financial Report of MARR Group.
The conclusions of the thesis include some considerations about the impact of COVID-19 in non-financial reporting, the analysis of the effects of a different criteria regarding the companies which are required to comply with the Legislative Decree 254/2016 and, finally, some proposals about the future developments of this subject.
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