Riassunto analitico
Per migliorare la gestione dei pazienti con perdita di coscienza transitoria è apparso necessario stratificare il rischio di eventi avversi maggiori, in modo da identificare i casi da sottoporre ad ulteriori accertamenti in regime di urgenza, in corso di ricovero ospedaliero, o gestibili ambulatorialmente; o infine quei casi in cui poche semplici indagini sono sufficienti a stabilire la causa o comunque a definire un rischio assai basso per evoluzione sfavorevole ed insorgenza di complicanze. Lo studio prenderà primariamente in esame Valutazioni descrittiva della casistica, Valutazione al triage, Valutazione e gestione medica, Concordanza con le indicazioni della “2018 ESC Guidelines for the diagnosis and management of syncope”, Associazione con eventi traumatici minori e maggiori, Identificazione di possibili percorsi diagnostici e gestionali dedicati. Si attingerà all’archivio degli accessi di Pronto Soccorso per l’anno 2018; verranno identificate le prestazioni consecutive che contengono nel campo “Dati riferiti” le espressioni: “perdita di coscienza”, “sincope” equivalenti. Le relative prestazioni verranno analizzate per confermare il reale riferimento all’esistenza di “perdita di coscienza transitoria” escludendo le condizioni causate da trauma cranico ed escludendo le perdite di coscienza che NON abbiano i caratteri della TLOC (breve durata, controllo motorio anomalo, amnesia dell’evento, mancata responsività). I dati informatici verranno custoditi e gestiti in una cartella di file apposita nel server aziendale, all’interno della sezione dedicata al Pronto Soccorso. Ogni prestazione verrà contrassegnata da una sigla alfanumerica rendendo anonimi i riferimenti personali ed impossibile risalire all’identità del soggetto. Su un foglio di lavoro Excel verranno inserite le prestazioni, con numero progressivo in base all’accesso temporale, ed i relativi dati. Verrà eseguito col supporto informatico del programma SPSS 23. I dati quantitativi saranno riportati come media ± DS, mentre quelli qualitativi come numero assoluto - percentuale. Nel confronto tra variabili di categoria verrà utilizzato il test del Chi-quadrato. La significatività statistica verrà computata come valida per p>0,05. Si è reso chiaro come sia una popolazione molto anziana (79 anni di media), che accede al PS usando mezzi sanitari in modo frequente; al triage si è notato una ridotta aderenza nella misurazione della frequenza respiratoria e dell’intensità del dolore. La gestione medica in linea con i quadri clinici in generale ha dimostrato una mancanza riguardo alla misurazione della pressione in clino e orto statismo e nel massaggio del seno carotideo. I tempi di gestione risultano allungati a causa dell’attesa del posto in reparto e per l’attesa dei risultati degli esami richiesti. La concordanza con le Linee Guida si attesta in media su 4/6 con poca concordanza su pressione in clino e ortostatismo e sull’anamnesi degli episodi precedenti. Si auspica un miglioramento dell’efficienza nei percorsi di gestione di tali pazienti, non solo relativi al Pronto Soccorso ma all’intera struttura ospedaliera, allo scopo di ridurre i tempi di attesa e i tempi di ricovero. All’interno delle valutazioni del triage sono emerse due criticità, la non costante registrazione della frequenza respiratoria e del dolore. Una completa aderenza alle indicazioni delle Linee Guida andrebbe incoraggiata in tutti gli operatori del Pronto Soccorso, in particolare riguardo all’esecuzione della valutazione della pressione arteriosa in clinostatismo e ortostatismo. Si auspica una maggiore attenzione nell’esecuzione del massaggio del seno carotideo nei pazienti con perdita di coscienza transitoria laddove indicato. Risulta auspicabile una maggiore integrazione delle procedure di richiesta di esami e l’identificazione di percorsi dedicati per indirizzare i pazienti a visite geriatriche e Tilt-test.
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