Riassunto analitico
L’obiettivo primario di questa tesi è quello di descrivere il femminismo islamico. La diffusione di questo fenomeno in concomitanza con l’intensificazione dei movimenti migratori e della globalizzazione, ha valicato i confini dei Paesi musulmani, coinvolgendo anche la società occidentale. Come è ben noto nell'Islam non esiste eguaglianza tra uomini e donne in termini di diritti e doveri, ma una sottomissione assoluta delle donne agli uomini. Tuttavia, ci sono varie posizioni all'interno dell'Islam intorno alla domanda femminile che hanno come assunto di base il raggiungimento della parità dei sessi su tutti i fronti. Questo movimento di riforma attraverso la reinterpretazione di genere dei testi sacri propone la riforma delle leggi e delle istituzioni patriarcali nel nome dell'Islam. Al suo interno ci sono varie correnti e posizioni che verranno illustrate. Nello specifico verranno descritte le varie posizioni assunte dalla femminista Amina Wadud rispetto alla questione dei diritti delle donne, argomentando a favore di un nuovo approccio ermeneutico al Corano, capace di dare vita a un Islam illuminato, razionale, egualitario e umanistico.Ulteriore scopo di questa tesi è esplorare la vera natura del velo musulmano. Si cercherà di capire se l'hijab è un diritto fondamentale che rivela l'identità femminile o se è solamente una barriera che accresce la separazione culturale. Grazie ad un'analisi sociogiuridica del sistema legale francese circa il diritto di indossare il velo negli spazi pubblici, si cercherà di dimostrare che il velo è un diritto umano.
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