Riassunto analitico
Abstract L’ invecchiamento della popolazione e i progressi in ambito scientifico hanno indotto dei cambiamenti significativi, con conseguenze non trascurabili in ambito sanitario. I pazienti anziani ad oggi rappresentano una grande fetta della popolazione ospedaliera a cui è necessario far fronte in modo adeguato: per ridurre la degenza, i costi ed accelerare i tempi di ripresa postoperatoria. Oggi la letteratura scientifica non ci dice molto al riguardo, è da qui l’esigenza di condurre studi sempre più approfonditi nella gestione assistenziale dell’anziano. In linea con queste esigenze si sta affermando sempre di più la chirurgia in regime ambulatoriale di Day-Surgery (DS), con ridotta ospedalizzazione del paziente e delle spese, ma allo stesso tempo di elevata qualità. Un paziente anziano caratteristiche cliniche diverse che vanno studiate per poter garantire il massimo dell’efficacia dell’intervento. Tendenzialmente presenta più patologie ad andamento cronico, di cui si deve tener conto nella valutazione globale del paziente. L’indice preso in considerazione in questo caso è stato l’indice di Charlson, utilizzato per la valutazione della comorbilità, che considera la presenza di 19 patologie, assegnando ad ognuna uno specifico punteggio, la cui somma dà il valore definitivo. Lo scopo dello studio è stato valutare nel postoperatorio l’eventuale sviluppo di complicanze (a sei mesi o un anno) nell’ anziano in ambito di DS e la sopravvivenza (trattandosi di pazienti con età > di 75 anni) in modo da poterne migliorare l’approccio. Sono stati arruolati 77 pazienti, operati in regime di DS, ed effettuate chiamate telefoniche (accertandosi della sopravvivenza del paziente), al fine di raccogliere informazioni riguardo la tipologia di eventuali complicanze. Al termine di tale studio è stato constatato che la mortalità ad un anno è quasi del 10% (7 casi su 72), a sei mesi invece è del 7% circa (5 su 72). Le complicanze ad un anno sono state sviluppate da 20 casi su 63 (in alcuni casi non si ha il dato). Le complicanze cardiologiche presenti in 6/63 rappresentano all’incirca il 10%; quelle neoplastiche 8/59 invece rappresentano il 13.52%. Quello che è emerso, è che l’età media dei maschi è differente in maniera statisticamente significativa rispetto all’aspettativa di vita media della popolazione maschile in Italia p value < 0.01, nel caso della popolazione femminile non vi sono differenze, p value > 0.05. Si è osservato in aggiunta, che l’Indice di Charlson sia mediamente più alto nella popolazione maschile rispetto a quella femminile. L’ anziano rappresenta una tipologia differente di paziente, che con il progresso delle tecniche in ambito medico-chirurgico è in grado di subire interventi importanti con una riduzione delle complicanze post-operatorie e della mortalità. La DS ha fatto sì che diventasse candidabile ad una serie di performances sanitarie prima inimmaginabili per un paziente che oggi viene trattato sempre più alla stregua di un adulto e non di un anziano.
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