Riassunto analitico
Obiettivo: Il metodo INTERMED consiste in un colloquio vis-à-vis(IM-CAG) che identifica in modo efficace i pazienti con molteplici fattori di rischio, esigenze ed outcome negativi per la salute, al fine di valutare la loro complessità biopsicosociale e sostenere una terapia integrata. La versione autosomministrata da esso derivata (IM-SA) fornisce uno strumento complementare per applicazioni cliniche e di ricerca. Un progetto di ricerca multicentrico europeo è in corso all'interno del gruppo di lavoro INTERMED del EAPM, per testare la validità, la predittività, l'affidabilità e la possibilità di utilizzare IM-SA nella ricerca e nella pratica clinica. Si presenta un'analisi preliminare dei dati ottenuti dal reclutamento nel centro di Modena confrontandoli con quelli ottenuti nel centro di Losanna. Metodi: 100 pazienti epatopatici dell'ambulatorio territoriale dell'ospedale universitario di Modena sono stati sottoposti al protocollo di valutazione comprendente i seguenti test: IM-SA, IM-CAG, CIRS, HADS, SF-36 e EuroQol. Contestualmente sono stati raccolti i dati clinici e socio-demografici. Dopo una prima valutazione al T0, è stato eseguito un follow-up dopo tre e sei mesi, includendo SF-36, EuroQol e gli indici di utilizzazione dell'assistenza sanitaria. I dati sono stati infine confrontati con quelli raccolti nel centro di Losanna. Risultati: entrambi IM-CAG e IM-SA sono in grado di identificare pazienti complessi e hanno mostrato correlazioni simili agli altri indici. Alcune differenze sono emerse, per esempio punteggi totali IM-CAG maggiori, soprattutto per la dimensione prognostica; la varianza di IM-CAG alla variazione dei punteggi SF-36 è inferiore rispetto ad IM-SA. Il punteggio IMSA correla positivamente con gli indicatori di complessità al follow-up. Conclusioni: IM-SA può essere un metodo di autovalutazione affidabile per valutare la complessità biopsicosociale; ci si aspetta che questo possa essere confermato quando i risultati del progetto europeo saranno disponibili.
|